RARI TRATTATI DI MEDICINA
e MONOGRAFIE SPECIALISTICHE
segnalazioni corredate da note biografiche , curiosità editoriali, storia del libro
La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.
Arthur Schopenhauer
...i libri ANTICHI del giorno sono...
PIETRO RONDONI
ELEMENTI DI BIOCHIMICA
(CHIMICA FISIOLOGICA E PATOLOGICA)
5A EDIZIONE, VOLUMI 1/2
UTET Torino
1944
Lire 500
oggi 100.00 € due copie disponibili
Rondoni si laureò in medicina all'Istituto di Studi Superiori Pratici e di Perfezionamento di Firenze nel 1906. Nel periodo 1907-1909 si recò all'Institut für experimentelle Therapie (Istituto di terapia sperimentale) dell'ateneo di Francoforte sul Meno (Germania), diretto allora dal farmacologo Paul Ehrlich, dove poté perfezionarsi in immunologia con l'anatomopatologo Ludwig Edinger. A Francoforte Rondoni eseguì importanti ricerche con Hans Sachs sulla reazione emolitica e sul meccanismo della reazione di Wassermann per la diagnosi della sifilide, spiegando la catena di eventi nota come «fenomeno di Sachs-Rondoni».
ELEMENTI DI BIOCHIMICA
(CHIMICA FISIOLOGICA E PATOLOGICA)
5A EDIZIONE, VOLUMI 1/2
UTET Torino
1944
Lire 500
oggi 100.00 € due copie disponibili
Rondoni si laureò in medicina all'Istituto di Studi Superiori Pratici e di Perfezionamento di Firenze nel 1906. Nel periodo 1907-1909 si recò all'Institut für experimentelle Therapie (Istituto di terapia sperimentale) dell'ateneo di Francoforte sul Meno (Germania), diretto allora dal farmacologo Paul Ehrlich, dove poté perfezionarsi in immunologia con l'anatomopatologo Ludwig Edinger. A Francoforte Rondoni eseguì importanti ricerche con Hans Sachs sulla reazione emolitica e sul meccanismo della reazione di Wassermann per la diagnosi della sifilide, spiegando la catena di eventi nota come «fenomeno di Sachs-Rondoni».
VERATTI Emilio
PATOLOGIA GENERALE
4a edizione riveduta e corretta , 1944
prezzo originale 250 Lire
OGGI 50.00 € una sola copia disponibile
Emilio Veratti nacque a Biumo Superiore, una frazione di Varese. Dopo aver conseguito la maturità classica a Varese, si iscrisse alla Facoltà di Medicina di Pavia, dove fu allievo di Camillo Golgi, direttore dell'istituto di Patologia Generale. Ancora studente del IV anno di medicina affrontò il problema di un'epidemia di tifo verificatasi a Pavia, indicandone le cause (inquinamento dell'acqua potabile da acque nere) e i possibili rimedi (modifiche radicali della fognatura, nuovo acquedotto, fontanelle pubbliche di sicurezza)[1]. Si laureò a Bologna nel 1896 discutendo una tesi sul significato di alcune cellule della corteccia cerebrale, e ottenne il premio reale Vittorio Emanuele II per la miglior dissertazione di laurea. Nel 1899 l'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere gli assegnò il premio della Fondazione Fossati per una ricerca sui centri acustici dei mammiferi (fonte Wikipedia)qui per effettuare modifiche.
PATOLOGIA GENERALE
4a edizione riveduta e corretta , 1944
prezzo originale 250 Lire
OGGI 50.00 € una sola copia disponibile
Emilio Veratti nacque a Biumo Superiore, una frazione di Varese. Dopo aver conseguito la maturità classica a Varese, si iscrisse alla Facoltà di Medicina di Pavia, dove fu allievo di Camillo Golgi, direttore dell'istituto di Patologia Generale. Ancora studente del IV anno di medicina affrontò il problema di un'epidemia di tifo verificatasi a Pavia, indicandone le cause (inquinamento dell'acqua potabile da acque nere) e i possibili rimedi (modifiche radicali della fognatura, nuovo acquedotto, fontanelle pubbliche di sicurezza)[1]. Si laureò a Bologna nel 1896 discutendo una tesi sul significato di alcune cellule della corteccia cerebrale, e ottenne il premio reale Vittorio Emanuele II per la miglior dissertazione di laurea. Nel 1899 l'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere gli assegnò il premio della Fondazione Fossati per una ricerca sui centri acustici dei mammiferi (fonte Wikipedia)qui per effettuare modifiche.
Giulio MOGLIE
MANUALE DI PSICHIATRIA
ad uso dei medici pratici e degli studenti
Seconda edizione , riveduta ampliata ed arricchita
EDIZIONI LUIGI POZZI Roma,
1940
prezzo originale 75 LIRE
oggi 75.00 euro una sola copia disponibile
PREFAZIONE ALLA PRIMA EDIZIONE del Prof.Sante de Sanctis
(Parrano, 7 febbraio 1862 – Roma, 20 febbraio 1935) è stato uno psichiatra e psicologo italiano, può essere considerato uno dei fondatori della psicologia e della neuropsichiatria infantile italiana.
MANUALE DI PSICHIATRIA
ad uso dei medici pratici e degli studenti
Seconda edizione , riveduta ampliata ed arricchita
EDIZIONI LUIGI POZZI Roma,
1940
prezzo originale 75 LIRE
oggi 75.00 euro una sola copia disponibile
PREFAZIONE ALLA PRIMA EDIZIONE del Prof.Sante de Sanctis
(Parrano, 7 febbraio 1862 – Roma, 20 febbraio 1935) è stato uno psichiatra e psicologo italiano, può essere considerato uno dei fondatori della psicologia e della neuropsichiatria infantile italiana.
IL NOSTRO CATALOGO...
CAMPANACCI
MANUALE DI PATOLOGIA MEDICA 3a edizione
1971
edizioni MINERVA MEDICA Torino acquista a 120.00 € !
IL Prof. Campanacci giunse nell’Università di Bologna – Cattedra di Patologia speciale medica e Metodologia clinica – nell’ottobre del 1953; proveniva dall’Università di Parma e portava con sé alcuni Allievi, tra i quali Ugo Butturini, Bruno Magnani, Giuseppe D’Antuono, Giuseppe Gunella e Mario Passeri. Era uomo di grande cultura, leggeva di tutto e su tutto amava dissertare; brillantissimo oratore, era capace di stabilire un immediato e solido rapporto con gli uditori; medico di enorme successo, dotato di straordinario carisma, esercitava un grande fascino su Pazienti, Allievi, Studenti; nell’insegnamento distribuiva scienza, ma anche professionalità, umanità e rigore morale.
La scuola produsse dell’ottima ricerca ed un Manuale di Patologia medica in cinque volumi – segretario scientifico ed editoriale Bruno Magnani – che almeno per venti anni è stato il principale testo di riferimento in molte Facoltà mediche italiane.
MANUALE DI PATOLOGIA MEDICA 3a edizione
1971
edizioni MINERVA MEDICA Torino acquista a 120.00 € !
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MARANON * DIAGNOSTICA EZIOLOGIA DIFFERENZIALE
€150.00
€120.00
GREGORIO P. MARANON
DIAGNOSTICA
EZIOLOGICA DIFFERENZIALE
7a edizione spagnola. traduzione del dr Giorgio SULLI
prefazione Prof Cesare FRUGONi
(C,Frugoni: il suo percorso scolastico lo portò prima a Pavia poi a Firenze nel 1905. Nel 1911 ottenne la specializzazione in patologia medica a Firenze, nel 1913 quella di medicina clinica diventando nel 1928 professore di questa disciplina all'università degli studi di Padova. Sostituì Vittorio Ascoli, noti i suoi pensieri politici, firmò infatti il Manifesto della razza, prodromo delle leggi razziali fasciste. Noto per essere stato medico di capi di Stato, di artisti famosi, di uomini politici celebri, fra cui Palmiro Togliatti, re Fuad II d'Egitto, Toscanini, Mussolini, Marconi.
EDIZIONI SOCIETA EDITRICE UNIVERSO, ROMA 1956 prezzo di allora 20.000 Lire
copia USATA , senza segni nè sottolineature,in buone condizioni
Gregorio Marañón y Posadillo (Madrid, 19 maggio 1887 – Madrid, 27 marzo 1960) è stato un medico, scrittore e filosofo spagnolo.
In qualità di medico si interessò soprattutto di endocrinologia, con lavori di rinomanza internazionale, allo scoppio della guerra civile emigrò in Francia e in America per rientrare in Spagna nel 1941.
Scrisse anche vari lavori sulla storia e le scienze sociali, viste dal lato psicologico oltre che patologico: Tres ensayos sobre la vida sexual (Il problema dei sessi, 1926) e La evoluciòn de la sexualidad y los estados intersexuales (L'evoluzione della sessualità e gli stadi intersessuali, del 1930).
Più rigorose dal punto di vista scientifico le biografie sul filosofo Luis Vives del 1942 e sullo scienziato spagnolo Ramon y Cajal del 1950.
DIAGNOSTICA
EZIOLOGICA DIFFERENZIALE
7a edizione spagnola. traduzione del dr Giorgio SULLI
prefazione Prof Cesare FRUGONi
(C,Frugoni: il suo percorso scolastico lo portò prima a Pavia poi a Firenze nel 1905. Nel 1911 ottenne la specializzazione in patologia medica a Firenze, nel 1913 quella di medicina clinica diventando nel 1928 professore di questa disciplina all'università degli studi di Padova. Sostituì Vittorio Ascoli, noti i suoi pensieri politici, firmò infatti il Manifesto della razza, prodromo delle leggi razziali fasciste. Noto per essere stato medico di capi di Stato, di artisti famosi, di uomini politici celebri, fra cui Palmiro Togliatti, re Fuad II d'Egitto, Toscanini, Mussolini, Marconi.
EDIZIONI SOCIETA EDITRICE UNIVERSO, ROMA 1956 prezzo di allora 20.000 Lire
copia USATA , senza segni nè sottolineature,in buone condizioni
Gregorio Marañón y Posadillo (Madrid, 19 maggio 1887 – Madrid, 27 marzo 1960) è stato un medico, scrittore e filosofo spagnolo.
In qualità di medico si interessò soprattutto di endocrinologia, con lavori di rinomanza internazionale, allo scoppio della guerra civile emigrò in Francia e in America per rientrare in Spagna nel 1941.
Scrisse anche vari lavori sulla storia e le scienze sociali, viste dal lato psicologico oltre che patologico: Tres ensayos sobre la vida sexual (Il problema dei sessi, 1926) e La evoluciòn de la sexualidad y los estados intersexuales (L'evoluzione della sessualità e gli stadi intersessuali, del 1930).
Più rigorose dal punto di vista scientifico le biografie sul filosofo Luis Vives del 1942 e sullo scienziato spagnolo Ramon y Cajal del 1950.
PHILIP COOPER
TECNICA OPERATORIA
Societa editrice Universo-ROMA
1977
Traduzione Italiana di " THE CRAFT OF SURGERY" LITTLE,BROWN & CO.
a cura di Edmondo MALAN e Vittoro POPPI 52.00 €
EDMONDO MALAN
Fu allievo di Giuseppe Levi e Achille Mario Dogliotti[1]. Fra i suoi interventi più famosi quelli che riguardavano i trapianti di rene, il primo compiuto a Milano, il 22 maggio 1969, in collaborazione con l'équipe chirurgica di E. Lasio[1]. Fino al 1978 furono eseguiti nel suo centro un totale di 376 trapianti di rene[1].
Operato al cuore dal suo collega e amico cardiochirurgo, Michael DeBakey, morì al Texas Hearth Institute, dopo l'intervento chirurgico
TECNICA OPERATORIA
Societa editrice Universo-ROMA
1977
Traduzione Italiana di " THE CRAFT OF SURGERY" LITTLE,BROWN & CO.
a cura di Edmondo MALAN e Vittoro POPPI 52.00 €
EDMONDO MALAN
Fu allievo di Giuseppe Levi e Achille Mario Dogliotti[1]. Fra i suoi interventi più famosi quelli che riguardavano i trapianti di rene, il primo compiuto a Milano, il 22 maggio 1969, in collaborazione con l'équipe chirurgica di E. Lasio[1]. Fino al 1978 furono eseguiti nel suo centro un totale di 376 trapianti di rene[1].
Operato al cuore dal suo collega e amico cardiochirurgo, Michael DeBakey, morì al Texas Hearth Institute, dopo l'intervento chirurgico
Sheila SHERLOCK Le malattie del fegato e delle vie biliari edizioni PICCIN, 1974 copia usata in perfette condizioni
€75.00
€50.00
Sheila Sherlock, la madre dell'epatologia moderna
Sheila Sherlock, medico britannico nato a Dublino nel 1918, è un’illustre epatologa, considerata la madre dell’epatologia moderna.
Intraprese gli studi in materia a ridosso della Seconda Guerra Mondiale, in un periodo storico sfavorevole alla pratica medica per le donne: prima di essere ammessa, nel 1936, alla Edinburgh University fu respinta da diversi College. Nel 1941 si laureò con successo aggiudicandosi una borsa di studio per le evidenti capacità dimostrate.
Nel marzo 2008, in occasione del 90° anniversario della sua nascita, l’unità di epatologia presso il Royal Free Hospital di Londra, della quale Sheila Sherlock è stata fondatrice, è stata ribattezzata in sua memoria.
Sheila Sherlock, medico britannico nato a Dublino nel 1918, è un’illustre epatologa, considerata la madre dell’epatologia moderna.
Intraprese gli studi in materia a ridosso della Seconda Guerra Mondiale, in un periodo storico sfavorevole alla pratica medica per le donne: prima di essere ammessa, nel 1936, alla Edinburgh University fu respinta da diversi College. Nel 1941 si laureò con successo aggiudicandosi una borsa di studio per le evidenti capacità dimostrate.
Nel marzo 2008, in occasione del 90° anniversario della sua nascita, l’unità di epatologia presso il Royal Free Hospital di Londra, della quale Sheila Sherlock è stata fondatrice, è stata ribattezzata in sua memoria.
OPERE TRECCANI
EDIZIONI TRECCANI volumi come nuovi in perfette condizioni
ENCICLOPEDIA ITALIANA 44 VOLUMI (COMPRESO INDICE) EDIZIONE 1949 CON GLI AGGIORNAMENTI FINO AL 1978
1000.00 EURO
ENCICLOPEDIA DEL NOVECENTO 8 VOLUMI EDIZIONE 1975
700.00 EURO
VOCABOLARIO DELLA LINGUA ITALIANA 5 VOLUMI EDIZIONE 1994
350.00 EURO
LE TRE OPERE INSIEME 1800.00 euro
ENCICLOPEDIA ITALIANA 44 VOLUMI (COMPRESO INDICE) EDIZIONE 1949 CON GLI AGGIORNAMENTI FINO AL 1978
1000.00 EURO
ENCICLOPEDIA DEL NOVECENTO 8 VOLUMI EDIZIONE 1975
700.00 EURO
VOCABOLARIO DELLA LINGUA ITALIANA 5 VOLUMI EDIZIONE 1994
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LE TRE OPERE INSIEME 1800.00 euro
€
1,800.00
Jean Leo TESTUT Friedrich Gustav JACOB Henle ANATOMIA TOPOGRAFICA 1a edizione Italiana,5a ristampa 1926, UTET Torino copia USATA buone condizioni , rilegatura originale 2 volumi 1 addome,bacino,arti-2 testa ,colonna vertebrale,collo ,torace
€
250.00
Friedrich Gustav JACOB Henle nacque in una famiglia di religione israelita; suo padre Wilhelm era un commerciante, sua madre, Helena Sophia Diespeck, era figlia di un rabbino. Ricevette una buona educazione classica. Studiò alle università di Heidelberg e di Bonn. Conseguì la laurea in medicina a Bonn il 4 aprile 1832 con una tesi sulla vascolarizzazione dell'occhio. Immediatamente dopo la laurea, Henle accompagnò Johannes Peter Müller a Parigi in un viaggio di studio nel corso del quale i due studiosi tedeschi ebbero modo di incontrare Georges Cuvier e Henri Dutrochet. Nel 1832 Henle divenne settore anatomico di Müller alla Humboldt Universität di Berlino. Durante i sei anni passati a Berlino, utilizzò nella sua attività la microscopia, e pubblicò un gran numero di lavori scientifici soprattutto nel campo dell'allora giovane disciplina dell'istologia, sulla struttura del sistema linfatico, la distribuzione degli epiteli nel corpo umano, la struttura del pelo, la formazione del muco e del pus, ecc. Con Müller pubblicò anche tre monografie su nuove specie animali.
Nel 1852 passò all'università di Gottinga, come direttore dell'Istituto di anatomia. Ha insegnato a Gottinga fino alla sua morte, nel 1885. Nell'anno 1855, pubblicò il suo celebre manuale di anatomia Handbuch der systematischen Anatomie des Menschen giudicato a lungo, anche per la bontà delle illustrazioni, il miglior testo di anatomia.
Sintesi tratta da Wikipedia
Nel 1852 passò all'università di Gottinga, come direttore dell'Istituto di anatomia. Ha insegnato a Gottinga fino alla sua morte, nel 1885. Nell'anno 1855, pubblicò il suo celebre manuale di anatomia Handbuch der systematischen Anatomie des Menschen giudicato a lungo, anche per la bontà delle illustrazioni, il miglior testo di anatomia.
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Jean Leo TESTUT ANATOMIA UMANA 3a edizione Italiana sulla 7a originale 1923, UTET Torino copia USATA buone condizioni , rilegatura originale 8 volumi 1 osteologia e artrologia-2 miologia-3 angiologia-4 sist nerv centrale e periferico- 5 organi dei sen
€
400.00
J.L.Testut scrisse diverse opere di argomento anatomico e antropologico; la sua opera più celebre e diffusa è il Traité d'anatomie humaine (1889-1892), cui fece seguito, nel 1905-1906, con la collaborazione di Honoré Jacob, il Traité d'anatomie topographique (Trattato di Anatomia Topografica).
Composto originariamente di 4 volumi, esso tratta in modo il più possibile esaustivo, chiaro, approfondito e ricco di illustrazioni l'Anatomia dell'uomo e ancora oggi, assieme all'altra - altrettanto famosa - "Anatomia del Gray", continua ad essere un punto di riferimento mondiale della Medicina per quanto concerne l'Anatomia. A conferma del fatto, le illustrazioni presenti in quest'opera sono tutt'ora una delle maggiori fonti a cui attingono altri testi di Anatomia.
Contribuì con oltre 90 pubblicazioni riguardanti il campo dell'anatomia, antropologia, paleontologia e storia.
Nel 1889, Testut scoprì che un cranio preistorico, ritrovato a Chancelade, apparteneva a una specie nuova che chiamò "razza Chancelade", antenato di Eskimo. Tale ipotesi, sebbene accolta dai contemporanei, è ora ritenuta non vera e il cranio Chancelade è considerato un uomo di Cro-Magnon
Sintesi tratta da Wikipedia
Composto originariamente di 4 volumi, esso tratta in modo il più possibile esaustivo, chiaro, approfondito e ricco di illustrazioni l'Anatomia dell'uomo e ancora oggi, assieme all'altra - altrettanto famosa - "Anatomia del Gray", continua ad essere un punto di riferimento mondiale della Medicina per quanto concerne l'Anatomia. A conferma del fatto, le illustrazioni presenti in quest'opera sono tutt'ora una delle maggiori fonti a cui attingono altri testi di Anatomia.
Contribuì con oltre 90 pubblicazioni riguardanti il campo dell'anatomia, antropologia, paleontologia e storia.
Nel 1889, Testut scoprì che un cranio preistorico, ritrovato a Chancelade, apparteneva a una specie nuova che chiamò "razza Chancelade", antenato di Eskimo. Tale ipotesi, sebbene accolta dai contemporanei, è ora ritenuta non vera e il cranio Chancelade è considerato un uomo di Cro-Magnon
Sintesi tratta da Wikipedia
Jean Leo TESTUT ANATOMIA UMANA 3a edizione Italiana sulla 7a originale 1923, UTET Torino copia USATA ottime condizioni, rilegata in Tela e pelle 11 volumi invece che 8 in quanto alcuni tomi sono stati assemblati in unico volume 1 osteologia-2 artrolo
€
500.00
J.L. Testut figlio di Juan Testut and María Deynat. Studiò Medicina all'Università di Bordeaux, interrompendo gli studi a causa della guerra franco-prussiana del 1870. In seguito, nel 1878, fu riammesso presso la Scuola di Medicina di Bordeaux, completando gli studi con una tesi che gli valse la vincita di premi conferitigli da alcune università francesi.
Venne nominato professore ordinario di anatomia umana presso la facoltà di Medicina di Bordeaux e contemporaneamente esercitò attività di ricerca in antropologia presso altre Università. Fu professore di anatomia umana presso le università di Lilla e Lione.
Sintesi tratta da Wikipedia
Venne nominato professore ordinario di anatomia umana presso la facoltà di Medicina di Bordeaux e contemporaneamente esercitò attività di ricerca in antropologia presso altre Università. Fu professore di anatomia umana presso le università di Lilla e Lione.
Sintesi tratta da Wikipedia
WALTER, HEILMAIER GLI ANTIBIOTICI : manuale pratico di terapia antibiotica e chemioterapia 1a edizione, 1955 ABBRUZZINI editore-Roma copia nuova
€
50.00
Una traduzione dal Tedesco rese disponibile uno dei primi volumi di antibioticoterapia e chemoterapia.
Gli autori ,dr Albert WALTER e Prof. Ludwing HEILMAIER, entrambi della Facoltà di Medicina dell'Università di Friburgo, riuscirono a compendiare in un agile volume di 800 pagine una materia vastissima ,rendendola cosi facilmete fruibiile al Medico pratico
Gli autori ,dr Albert WALTER e Prof. Ludwing HEILMAIER, entrambi della Facoltà di Medicina dell'Università di Friburgo, riuscirono a compendiare in un agile volume di 800 pagine una materia vastissima ,rendendola cosi facilmete fruibiile al Medico pratico
Achille Mario DOGLIOTTI TRATTATO DI ANESTESIA-NARCOSI, ANESTESIE LOCALI ,REGIONALI,SPINALI 1a edizione, 1935 UTET Torino copia nuova - ESAURITO-
€
75.00
DOGLIOTTI, Achille Mario. - Nacque a Torino il 25 sett. 1897 da Luigi, medico e sindaco di Alba, che morirà in giovane età, e da Clotilde Ferrara Bardile.
Seguendo la vocazione paterna nel 1914 si iscrisse alla facoltà di medicina di Torino. Entrata in guerra l'Italia, il D. si arruolò volontario, e fu dapprima sergente di sanità, quindi aspirante ufficiale medico. Ripresi quindi gli studi, conseguì la laurea nel 1920 e subito divenne medico interno dell'isfituto di patologia chirurgica, allora diretto da O. Uffreduzzi. Nel 1923 vinse il concorso per esami al posto di assistente effettivo nell'istituto di patologia chirurgica e nel 1926 conseguì la libera docenza in patologia speciale chirurgica. Per ampliare le proprie conoscenze, fu più volte all'estero, ove frequentò le più importanti cliniche: nel 1925 e nel 1927 in Francia, a Lione e a Parigi, nel 1929 negli Stati Uniti, nei più prestigiosi centri chirurgici.
................. La sua statistica di nevralgie del trigemino felicemente trattate, per la massima parte con l'alcolizzazione, superò i seimila casi, divenendo la maggiore del mondo.
Nel campo della terapia del dolore e dell'anestesiologia merita di essere ricordato il suo Trattatodi anestesia (Torino 1935, 2 ed. in coll. con F. Ciocatto, ibid. 1952).
Nel 1935, superato il relativo concorso, assunse la direzione dell'istituto di patologia chirurgica dell'università di Modena, continuando in questa sede le sue ricerche in campo neurochirurgico.
Il D. partecipò anche al secondo conflitto mondiale, guadagnandosi due croci di guerra.
Invitato negli Stati Uniti per un ciclo di conferenze nel 1946, ebbe modo di assistere ad alcuni dei primi interventi sul cuore operati da A. Blalock. Ebbe così inizio il suo interesse per la cardiochirurgia, alla quale dedicò in seguito tanta parte del suo tempo e del suo ingegno, con un duro cammino che lo portò a essere considerato uno dei creatori della cardiochirurgia degli anni '50. Ideando nuovi strumenti e apparecchiature (apparecchio per la circolazione extracorporea, valvulotomo ad anello, angiostato per anastomosi vasali), proponendo nuovi procedimenti tecnici (per la valvulotomia a cuore chiuso e a cuore aperto nella stenosi mitralica, per la plastica nella insufficienza mitralica, per la correzione a cuore chiuso delle comunicazioni interatriali), legò il suo nome a numerosi e importanti capitoli della chirurgia cardiaca. Nel 1951 fondò a Torino il Centro cardiochirurgico A. Blalock, che in breve tempo acquisì fama internazionale e registrò un tale successo da accumulare casistiche la cui ampiezza non era eguagliata da alcun altro servizio cardiochirurgico, nemmeno da quelli americani. Nell'agosto dello stesso anno il D., per la prima volta nel mondo, poté eseguire sull'uomo un intervento in circolazione extracorporea.
Il D. si distinse pure nella chirurgia dell'ipertensione portale, legando il suo nome alla tecnica dell'anastomosi onfalo-cava latero-laterale. In questo settore della clinica chirurgica un suo allievo, G. Abeatici, mise a punto l'importante, prezioso procedimento diagnostico della splenoportografia (La visualizzazione radiologica della porta per via splenica, in Minerva medica, XLII [1951], pp. 593 s., in coll. con L. Campi).
E ancora, primo in Italia, sostenne fin dal 1930 la necessità di dare forma e vita a un servizio indipendente di anestesiologia. Il suo Trattato di anestesia (Torino 1946) ebbe il raro onore per un testo italiano di una traduzione integrale negli Stati Uniti d'America, ove fu largamente adottato come manuale di insegnamento.
Il D. morì a Torino il 2 giugno 1966.
Sintesi tratta da-Dizionario Biografico degli Italiani Treccani
Seguendo la vocazione paterna nel 1914 si iscrisse alla facoltà di medicina di Torino. Entrata in guerra l'Italia, il D. si arruolò volontario, e fu dapprima sergente di sanità, quindi aspirante ufficiale medico. Ripresi quindi gli studi, conseguì la laurea nel 1920 e subito divenne medico interno dell'isfituto di patologia chirurgica, allora diretto da O. Uffreduzzi. Nel 1923 vinse il concorso per esami al posto di assistente effettivo nell'istituto di patologia chirurgica e nel 1926 conseguì la libera docenza in patologia speciale chirurgica. Per ampliare le proprie conoscenze, fu più volte all'estero, ove frequentò le più importanti cliniche: nel 1925 e nel 1927 in Francia, a Lione e a Parigi, nel 1929 negli Stati Uniti, nei più prestigiosi centri chirurgici.
................. La sua statistica di nevralgie del trigemino felicemente trattate, per la massima parte con l'alcolizzazione, superò i seimila casi, divenendo la maggiore del mondo.
Nel campo della terapia del dolore e dell'anestesiologia merita di essere ricordato il suo Trattatodi anestesia (Torino 1935, 2 ed. in coll. con F. Ciocatto, ibid. 1952).
Nel 1935, superato il relativo concorso, assunse la direzione dell'istituto di patologia chirurgica dell'università di Modena, continuando in questa sede le sue ricerche in campo neurochirurgico.
Il D. partecipò anche al secondo conflitto mondiale, guadagnandosi due croci di guerra.
Invitato negli Stati Uniti per un ciclo di conferenze nel 1946, ebbe modo di assistere ad alcuni dei primi interventi sul cuore operati da A. Blalock. Ebbe così inizio il suo interesse per la cardiochirurgia, alla quale dedicò in seguito tanta parte del suo tempo e del suo ingegno, con un duro cammino che lo portò a essere considerato uno dei creatori della cardiochirurgia degli anni '50. Ideando nuovi strumenti e apparecchiature (apparecchio per la circolazione extracorporea, valvulotomo ad anello, angiostato per anastomosi vasali), proponendo nuovi procedimenti tecnici (per la valvulotomia a cuore chiuso e a cuore aperto nella stenosi mitralica, per la plastica nella insufficienza mitralica, per la correzione a cuore chiuso delle comunicazioni interatriali), legò il suo nome a numerosi e importanti capitoli della chirurgia cardiaca. Nel 1951 fondò a Torino il Centro cardiochirurgico A. Blalock, che in breve tempo acquisì fama internazionale e registrò un tale successo da accumulare casistiche la cui ampiezza non era eguagliata da alcun altro servizio cardiochirurgico, nemmeno da quelli americani. Nell'agosto dello stesso anno il D., per la prima volta nel mondo, poté eseguire sull'uomo un intervento in circolazione extracorporea.
Il D. si distinse pure nella chirurgia dell'ipertensione portale, legando il suo nome alla tecnica dell'anastomosi onfalo-cava latero-laterale. In questo settore della clinica chirurgica un suo allievo, G. Abeatici, mise a punto l'importante, prezioso procedimento diagnostico della splenoportografia (La visualizzazione radiologica della porta per via splenica, in Minerva medica, XLII [1951], pp. 593 s., in coll. con L. Campi).
E ancora, primo in Italia, sostenne fin dal 1930 la necessità di dare forma e vita a un servizio indipendente di anestesiologia. Il suo Trattato di anestesia (Torino 1946) ebbe il raro onore per un testo italiano di una traduzione integrale negli Stati Uniti d'America, ove fu largamente adottato come manuale di insegnamento.
Il D. morì a Torino il 2 giugno 1966.
Sintesi tratta da-Dizionario Biografico degli Italiani Treccani
Alfonso TRIMARCHI ANATOMIA UMANA NORMALE 1a edizione, 2 VOLUMI illustrati a colori 1948, istituto geografico de Agostini-Novara copia nuova
€
70.00
...dalla Prefazione del prof Angelo Cesare BRUN,Anatomista italiano (Torino 1884 - Orta 1955), prof. di anatomia degli animali domestici a Milano (1923), poi, dal 1931, di anatomia umana normale a Parma e a Bologna e dal 1938 a Milano. I suoi principali contributi riguardano lo studio dell'istologia e delle funzioni del connettivo, l'embriologia e la morfologia delle ghiandole endocrine, l'apparato di conduzione del cuore.
iL PROF TRIMARCHI ,valendosi della collaborazione di valenti allievi dell' ACCADEMIA CARRARA DI BELLE ARTI DI BERGAMO,ha curato,con non piccolo sacrifizio di tempo e pazienza,l'esecuzione di alcune centinaia di tavole,nelle quali sono riprodotte pressocchè tutte le preparazioni di Anatomia sistematica che possono interessare lo studioso di cose mediche....
Insomma, anche noi in Italia abbiamo avuto il "nostro NETTER"....
Frank Henry Netter (New York, 25 aprile 1906 – New York, 17 settembre 1991) è stato un medico e illustratore statunitense, autore di uno degli atlanti di anatomia umana
più noti ai medici e agli studenti di medicina.
iL PROF TRIMARCHI ,valendosi della collaborazione di valenti allievi dell' ACCADEMIA CARRARA DI BELLE ARTI DI BERGAMO,ha curato,con non piccolo sacrifizio di tempo e pazienza,l'esecuzione di alcune centinaia di tavole,nelle quali sono riprodotte pressocchè tutte le preparazioni di Anatomia sistematica che possono interessare lo studioso di cose mediche....
Insomma, anche noi in Italia abbiamo avuto il "nostro NETTER"....
Frank Henry Netter (New York, 25 aprile 1906 – New York, 17 settembre 1991) è stato un medico e illustratore statunitense, autore di uno degli atlanti di anatomia umana
più noti ai medici e agli studenti di medicina.
Fattorusso-Ritter VADEMECUM CLINICO di medicina Pratica 1a edizione 1965, EDizioni P.E.M. spa Roma copia USATA
€
50.00
Parliamo di un famosissimo testo edito in originale in lingua Francese nel 1964 che ebbe una accoglienza favorevolissima sul mercato Italiano.
Contemporaneo del ROVERSI , largamente diffuso tra i medici grazie ad una nota azienda farmaceutica, Il FATTORUSSO si impose fino agli anni 90 come moderno ed agile strumento pratico di consultazione medica
Contemporaneo del ROVERSI , largamente diffuso tra i medici grazie ad una nota azienda farmaceutica, Il FATTORUSSO si impose fino agli anni 90 come moderno ed agile strumento pratico di consultazione medica
Carlo GAMNA TERAPIA MEDICA ATTUALE 1a edizione RISTAMPATA in tre volumi 1949,UTET Unione Tipografica editrice Torinese copia NUOVA
€
150.00
GAMNA, Carlo. - Nato a Torino il 28 ott. 1886 da Casimiro e da Angela Martinazzi, studiò medicina e chirurgia presso l'Università del capoluogo piemontese, ove si laureò a pieni voti il 12 luglio 1911. Allievo interno dell'istituto di anatomia umana normale diretto da R. Fusari negli anni accademici dal 1908-09 al 1911-12, fu poi medico interno nella clinica medica nel 1911-12 e quindi effettivo presso l'istituto di anatomia patologica diretto da P. Foà, con la qualifica di assistente dal 1912 al 1919 e di aiuto dal 1919 al 1922. Nell'Università torinese percorse così tutta la sua carriera: acquisita per titoli la libera docenza in anatomia patologica nel 1916, nell'anno accademico 1918-19 fu incaricato di svolgere un corso di integrazione della stessa disciplina per studenti reduci dal servizio militare, quindi dal 1919-20 al 1922-23, su proposta della facoltà medica accettata dal competente ministero, di supplire nell'insegnamento ufficiale dell'anatomia patologica il Foà. Contemporaneamente, per gli anni 1915-16 e dal 1920-21 al 1922-23, fu incaricato della direzione degli istituti scientifici per ricerche cliniche Baldi e Riberi, annessi all'ospedale Maggiore di Torino, in supplenza del titolare F. Vanzetti.
Dopo aver partecipato al primo conflitto mondiale (dal maggio 1916 al febbraio 1919 fu costantemente in zona di operazioni, meritando una decorazione al valor militare e la croce di guerra), cominciò a frequentare l'istituto di clinica medica torinese, diretto da F. Micheli, del quale divenne allievo e collaboratore. Nominato aiuto nel 1922, nel 1925 conseguì la libera docenza in patologia speciale medica. Incaricato nel 1926 dell'insegnamento della stessa disciplina nell'Università di Siena, nel 1929 fu chiamato dalla facoltà medica di questa Università alla cattedra di clinica medica generale. Nel 1935 il G. successe ad A. Ceconi presso la facoltà medica dell'Università di Torino alla direzione della cattedra di patologia speciale medica e, due anni dopo, alla morte del Micheli, all'insegnamento della clinica medica generale.
All'esemplare impegno didattico e organizzativo (a lui si deve, fra l'altro, la realizzazione della scuola di specializzazione in tisiologia della facoltà di medicina e chirurgia dell'Università di Torino), il G. affiancò una attività di ricerca scientifica di primissimo piano.
Di formazione anatomopatologica, privilegiò gli aspetti morfologici e fisiopatologici delle sue indagini. Autore di circa 200 pubblicazioni scientifiche, si rese noto soprattutto per alcuni fondamentali contributi nel campo della ematologia e della tisiologia. ...................
Il G. morì a Torino il 4 luglio 1950.
Sintesi tratta da-Dizionario Biografico degli Italiani Treccani
Dopo aver partecipato al primo conflitto mondiale (dal maggio 1916 al febbraio 1919 fu costantemente in zona di operazioni, meritando una decorazione al valor militare e la croce di guerra), cominciò a frequentare l'istituto di clinica medica torinese, diretto da F. Micheli, del quale divenne allievo e collaboratore. Nominato aiuto nel 1922, nel 1925 conseguì la libera docenza in patologia speciale medica. Incaricato nel 1926 dell'insegnamento della stessa disciplina nell'Università di Siena, nel 1929 fu chiamato dalla facoltà medica di questa Università alla cattedra di clinica medica generale. Nel 1935 il G. successe ad A. Ceconi presso la facoltà medica dell'Università di Torino alla direzione della cattedra di patologia speciale medica e, due anni dopo, alla morte del Micheli, all'insegnamento della clinica medica generale.
All'esemplare impegno didattico e organizzativo (a lui si deve, fra l'altro, la realizzazione della scuola di specializzazione in tisiologia della facoltà di medicina e chirurgia dell'Università di Torino), il G. affiancò una attività di ricerca scientifica di primissimo piano.
Di formazione anatomopatologica, privilegiò gli aspetti morfologici e fisiopatologici delle sue indagini. Autore di circa 200 pubblicazioni scientifiche, si rese noto soprattutto per alcuni fondamentali contributi nel campo della ematologia e della tisiologia. ...................
Il G. morì a Torino il 4 luglio 1950.
Sintesi tratta da-Dizionario Biografico degli Italiani Treccani
Innocente CLIVIO TRATTATO DI GINECOLOGIA 2a edizione aggiornata in due volumi 1944, casa Editrice dr Francesco VALLARDI copia NUOVA
€
80.00
CLIVIO, Innocente. - Nacque a Milano il 5 ott. 1862 da Cesare e Rosa Perego. Nel 1886 si laureò, a Torino, in medicina e chirurgia. Trasferitosi all'università di Pavia, fu dapprima assistente dell'istituto di istologia, quindi nel 1888 di clinica ostetrica e ginecologica, della quale era allora direttore A. Cuzzi. Sotto la guida del Cuzzi, e poi di L. Mangiagalli, iniziò una brillante carriera scientifica, Conseguita la libera docenza in clinica ostetrica e ginecologica nel 1891, nel '96 fu nominato primario ostetrico dell'ospedale civile di Alessandria: ebbe così modo di dimostrare, in questo suo primo incarico di grande responsabilità, eccellenti capacità tecniche e organizzative. Nel 1899 diresse per due mesi, dal 14 ottobre al 15 dicembre, la scuola ostetrica di Ferrara; il 16 dicembre fu nominato professore straordinario presso l'università di Parma, dove rimase fino al 1903, quando, su chiamata unanime della facoltà di medicina di Pavia, divenne direttore della clinica ostetrica e ginecologica di tale città. A Pavia legò il suo nome alla nascita di un nuovo istituto. Nell'ottobre del 1919 fu chiamato a dirigere la clinica ostetrica e ginecologica dell'università di Genova, città che per tutta la vita il C. doveva considerare particolarmente cara. In questa sede egli dette un notevole impulso all'ammodernamento e allo sviluppo dell'istituto, allora ubicato in vecchi e inadatti locali, proseguendo e ampliando i lavori già iniziati dal suo predecessore L. M. Bossi. Vincendo non poche difficoltà, riuscì a rendere la sua clinica una delle più attrezzate: ne aumentò il numero dei posti letto, dal 1927 ne assicurò il funzionamento anche durante il trimestre estivo, ne incrementò i ricoveri (che giunsero alla cifra di novecento in cinque anni) e l'attività dell'ambulatorio, dotandola inoltre dei reparti di radiologia e oncoterapia medica e fisica.
Nel 1935, per raggiunti limiti di età, il C. si ritirò dalla vita universitaria, e la facoltà di medicina di Genova, della quale egli era stato anche preside, chiamò a succedergli il suo allievo G. Acconci. Altri suoi allievi, in varie sedi universitarie, raggiunsero la cattedra, come E. Alfieri, E. Brugnatelli, C. Vercesi.
Eminente clinico, il C. fu autore di numerosi studi e ricerche sulla fisiologia e sulla patologia della gravidanza e in vari settori della ginecologia, in cui prevalse quell'orientamento anatomico normale e patologico che era peculiare della sua formazione. Tra i suoi scritti più importanti: il Trattato di ostetricia e il Trattato di ginecologia, ai quali chiamò a collaborare altri maestri della specialità "perché l'opera portasse l'impronta di tutte le scuole italiane", pubblicati a Milano in varie edizioni (dal 1926 al 1950): nei trattati il C. stesso fu autore di importanti capitoli riguardanti la fisiologia e la patologia della gravidanza e del parto e vari argomenti di patologia ginecologica.
Il C. morì ad Arenzano (Genova) il 12 ott. 1956.
Sintesi tratta da-Dizionario Biografico degli Italiani Treccani
Nel 1935, per raggiunti limiti di età, il C. si ritirò dalla vita universitaria, e la facoltà di medicina di Genova, della quale egli era stato anche preside, chiamò a succedergli il suo allievo G. Acconci. Altri suoi allievi, in varie sedi universitarie, raggiunsero la cattedra, come E. Alfieri, E. Brugnatelli, C. Vercesi.
Eminente clinico, il C. fu autore di numerosi studi e ricerche sulla fisiologia e sulla patologia della gravidanza e in vari settori della ginecologia, in cui prevalse quell'orientamento anatomico normale e patologico che era peculiare della sua formazione. Tra i suoi scritti più importanti: il Trattato di ostetricia e il Trattato di ginecologia, ai quali chiamò a collaborare altri maestri della specialità "perché l'opera portasse l'impronta di tutte le scuole italiane", pubblicati a Milano in varie edizioni (dal 1926 al 1950): nei trattati il C. stesso fu autore di importanti capitoli riguardanti la fisiologia e la patologia della gravidanza e del parto e vari argomenti di patologia ginecologica.
Il C. morì ad Arenzano (Genova) il 12 ott. 1956.
Sintesi tratta da-Dizionario Biografico degli Italiani Treccani
Gabriele MONASTERIO LE NEFROPATIE MEDICHE rilegato 1954, SANSONI EDIZIONI SCIENTIFICHE -Firenze copia NUOVA
€
60.00
Il Professor Gabriele MONASTERIO scrisse questo volume insiieme ai colleghi Antonio GIAMPALMO ,Gigli e Giovannetti nel 1954.
Risulta essere una delle prime approfondite trattazioni di quella parte importante della mediicina Interna , la NEFROLOGIA, che oggi ha assunto il valore di disciplina a sè stante
A lui si deve la FONDAZIONE TOSCANA GABRIELE MONASTERIO .
Note storiche....
Nel 1965, nell'introduzione al rapporto sul primo decennio di attività della Clinica Medica di Pisa da lui diretta, Monasterio scriveva:
"Conciliare l'esigenza dell'unità della clinica con quella di una indagine scientifica razionale, di un insegnamento aggiornato e più efficace, e di una assistenza adeguata alle attuali possibilità di diagnosi e cura, è il problema più arduo che nel presente debba affrontare il clinico medico. Per conferire alla clinica, nella misura più larga e più valida, i carattere della scienza biologica, che le sono propri, consentendole di progredire al ritmo delle altre scienze, bisogna infatti cercare di ridurre la crescente lacuna che si è andata stabilendo tra essa e le scienze di base e tecnologiche."
Questo dice tutto del professor Monasterio come scienziato: questo è il messaggio fondamentale, la chiave del fascino che Gabriele Monasterio ha esercitato su tante generazioni di medici e di studenti. L'esigenza dell'unità della clinica, il richiamo all'unità del problema del malato che non può essere frammentato nei suoi organi e nelle sue patologie, ma nello stesso tempo la necessità di conciliare questo con l'esigenza di un'indagine scientifica razionale, che non può che essere specializzata, che non può non vedere separatamente i singoli organi e le singole funzioni.
"L'insegnamento aggiornato ed efficace": è stato questo una delle costanti più belle e più importanti dell'attività di Gabriele Monasterio , che egli perseguiva con la più grande determinazione, insieme allo sviluppo della qualità della assistenza ed alla evoluzione dei mezzi di diagnosi e di cura. Questa necessità di non fermarsi, di adeguare continuamente diagnosi e cura alla evoluzione del processo scientifico, è stata per un'altra molla perenne nell'attività di Monasterio. Ma per noi giovani uno degli aspetti più affascinanti della sua personalità , fu anche la sua capacità di farci vedere la clinica come una scienza biologica, di ricondurla alla misura della biologia dei sistemi viventi, senza mai dimenticare che in questo sistema biologica si innesta l'uomo con tutta la sua complessità psicologica, morale, sociale.
Da L.Donato: Ricordo di Gabriele Monasterio, 1987
Risulta essere una delle prime approfondite trattazioni di quella parte importante della mediicina Interna , la NEFROLOGIA, che oggi ha assunto il valore di disciplina a sè stante
A lui si deve la FONDAZIONE TOSCANA GABRIELE MONASTERIO .
Note storiche....
Nel 1965, nell'introduzione al rapporto sul primo decennio di attività della Clinica Medica di Pisa da lui diretta, Monasterio scriveva:
"Conciliare l'esigenza dell'unità della clinica con quella di una indagine scientifica razionale, di un insegnamento aggiornato e più efficace, e di una assistenza adeguata alle attuali possibilità di diagnosi e cura, è il problema più arduo che nel presente debba affrontare il clinico medico. Per conferire alla clinica, nella misura più larga e più valida, i carattere della scienza biologica, che le sono propri, consentendole di progredire al ritmo delle altre scienze, bisogna infatti cercare di ridurre la crescente lacuna che si è andata stabilendo tra essa e le scienze di base e tecnologiche."
Questo dice tutto del professor Monasterio come scienziato: questo è il messaggio fondamentale, la chiave del fascino che Gabriele Monasterio ha esercitato su tante generazioni di medici e di studenti. L'esigenza dell'unità della clinica, il richiamo all'unità del problema del malato che non può essere frammentato nei suoi organi e nelle sue patologie, ma nello stesso tempo la necessità di conciliare questo con l'esigenza di un'indagine scientifica razionale, che non può che essere specializzata, che non può non vedere separatamente i singoli organi e le singole funzioni.
"L'insegnamento aggiornato ed efficace": è stato questo una delle costanti più belle e più importanti dell'attività di Gabriele Monasterio , che egli perseguiva con la più grande determinazione, insieme allo sviluppo della qualità della assistenza ed alla evoluzione dei mezzi di diagnosi e di cura. Questa necessità di non fermarsi, di adeguare continuamente diagnosi e cura alla evoluzione del processo scientifico, è stata per un'altra molla perenne nell'attività di Monasterio. Ma per noi giovani uno degli aspetti più affascinanti della sua personalità , fu anche la sua capacità di farci vedere la clinica come una scienza biologica, di ricondurla alla misura della biologia dei sistemi viventi, senza mai dimenticare che in questo sistema biologica si innesta l'uomo con tutta la sua complessità psicologica, morale, sociale.
Da L.Donato: Ricordo di Gabriele Monasterio, 1987
Ottorino UFFREDUZZI TRATTATO di PATOLOGIA CHIRURGICA generale e speciale 2 volumi, rilegato 2a edizione riveduta e corretta 1937 , UTET Torino copia USATA
€
160.00
UFFREDUZZI, Ottorino. - Chirurgo, nato a Agrigento il 4 ottobre 1881 e morto a Torino il 14 aprile 1943. Allievo di A. Carle, ha insegnato nell'università di Torino, dapprima (1925-1932) come professore di patologia chirurgica, in seguito, essendo succeduto nella cattedra a M. Donati, come professore di clinica chirurgica. È stato direttore del Centro tumori dell'ospedale S. Giovanni di Torino.
I suoi studî, pregevoli per l'impostazione dei varî problemi e per la severità della critica con cui furono condotti, hanno avuto per argomento la chirurgia dei nervi simpatici, delle vie biliari, dell'ulcera gastrica, della tubercolosi renale e lo shock traumatico. Si ricordano: Il carcinoma del retto, in Ospedale Maggiore di Novara, 1934; La chirurgia del simpatico perivasale, Roma 1934; Il drenaggio delle vie biliari, Reiazione al Congresso della Società italiana di chirurgia in Pavia, Roma 1933; Sugli esiti a distanza degli interventi per ulcera gastroduodenale, Relazione al XLIV Congresso della Società italiana di chirurgia in Torino, Roma 1937; Operazioni in due tempi delle vie biliari, in Scritti in onore del prof. A. Ceconi, Torino 1936; Tecnica operativa, 3 voll., Torino 1942; Trattato di Patologia chirurgica generale e speciale, 1a ed., Torino 1933; 3a ed., ivi 1941.
Sintesi tratta da-Dizionario Biografico degli Italiani Treccani
I suoi studî, pregevoli per l'impostazione dei varî problemi e per la severità della critica con cui furono condotti, hanno avuto per argomento la chirurgia dei nervi simpatici, delle vie biliari, dell'ulcera gastrica, della tubercolosi renale e lo shock traumatico. Si ricordano: Il carcinoma del retto, in Ospedale Maggiore di Novara, 1934; La chirurgia del simpatico perivasale, Roma 1934; Il drenaggio delle vie biliari, Reiazione al Congresso della Società italiana di chirurgia in Pavia, Roma 1933; Sugli esiti a distanza degli interventi per ulcera gastroduodenale, Relazione al XLIV Congresso della Società italiana di chirurgia in Torino, Roma 1937; Operazioni in due tempi delle vie biliari, in Scritti in onore del prof. A. Ceconi, Torino 1936; Tecnica operativa, 3 voll., Torino 1942; Trattato di Patologia chirurgica generale e speciale, 1a ed., Torino 1933; 3a ed., ivi 1941.
Sintesi tratta da-Dizionario Biografico degli Italiani Treccani
Nicola PENDE, Lorenzo ANTOGNETTI ENDOCRINOLOGIA patologia e clinica degli organi a secrezione interna 2 volumi, rilegato 5a edizione 1949 , SOCIETA' EDITRICE LIBRARIA -Milano copia NUOVA
€
190.00
Testo raro di Endocrinologia dell'immediato dopoguerra
Il Prof. ANTOGNETTI ,allora Direttore dell'Istituto di Patologia medica e Microbiologia Clinica dell'Universita di Genova,venne chiamato ad ampliare ed aggiornare quest'opera fondamentale che era stata precedentemente tradotta anche in Spagnolo (1937)
Nicola Pende (Noicattaro, 21 aprile 1880 – Roma, 8 giugno 1970) è stato un medico endocrinologo italiano e sostenitore delle teorie razziste.
Biografia Professore universitario a Bari, Genova e Roma, nel 1925[1] fu il primo rettore dell'Università Adriatica Benito Mussolini[2] e sempre nel 1925 fondò a Genova l'"Istituto di Biotipologia individuale e ortogenesi"[3].
Approfondendo gli studi del suo maestro Achille De Giovanni, sostenne l'importanza delle ghiandole a secrezione interna nella determinazione delle costituzioni umane ponendo le basi della moderna endocrinologia.
ANTOGNETTI, Lorenzo Carlo. - Nacque a Genova il 2 maggio 1898 da Teodoro, direttore didattico, e da Silvia Peragallo. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia, nel 1917 fu chiamato alle armi e destinato presso unità mobilitate in zona di operazioni; nel 1918, grazie alle facilitazioni concesse agli studenti di medicina, poté frequentare i corsi universitari. Si laureò a Genova nel 1921, e in quella università fu poi interno nell'istituto di anatomia patologica diretto da A. Fabris fino al 1922. del prodotto. Fai clic qui per effettuare modifiche......
......Tra il 1966 e il 1968 uscivano a Milano i due volumi del suo Trattato di endocrinologia, a coronamento di lunghi anni di studio dedicati all'argomento da lui stesso e dalla sua scuola.L'A. con questa vasta produzione può considerarsi veramente l'ultimo endocrinologo clinico nel senso più vasto della parola, alieno dal frammentare un così importante capitolo della patologia.
Il Prof. ANTOGNETTI ,allora Direttore dell'Istituto di Patologia medica e Microbiologia Clinica dell'Universita di Genova,venne chiamato ad ampliare ed aggiornare quest'opera fondamentale che era stata precedentemente tradotta anche in Spagnolo (1937)
Nicola Pende (Noicattaro, 21 aprile 1880 – Roma, 8 giugno 1970) è stato un medico endocrinologo italiano e sostenitore delle teorie razziste.
Biografia Professore universitario a Bari, Genova e Roma, nel 1925[1] fu il primo rettore dell'Università Adriatica Benito Mussolini[2] e sempre nel 1925 fondò a Genova l'"Istituto di Biotipologia individuale e ortogenesi"[3].
Approfondendo gli studi del suo maestro Achille De Giovanni, sostenne l'importanza delle ghiandole a secrezione interna nella determinazione delle costituzioni umane ponendo le basi della moderna endocrinologia.
ANTOGNETTI, Lorenzo Carlo. - Nacque a Genova il 2 maggio 1898 da Teodoro, direttore didattico, e da Silvia Peragallo. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia, nel 1917 fu chiamato alle armi e destinato presso unità mobilitate in zona di operazioni; nel 1918, grazie alle facilitazioni concesse agli studenti di medicina, poté frequentare i corsi universitari. Si laureò a Genova nel 1921, e in quella università fu poi interno nell'istituto di anatomia patologica diretto da A. Fabris fino al 1922. del prodotto. Fai clic qui per effettuare modifiche......
......Tra il 1966 e il 1968 uscivano a Milano i due volumi del suo Trattato di endocrinologia, a coronamento di lunghi anni di studio dedicati all'argomento da lui stesso e dalla sua scuola.L'A. con questa vasta produzione può considerarsi veramente l'ultimo endocrinologo clinico nel senso più vasto della parola, alieno dal frammentare un così importante capitolo della patologia.
GianCarlo BENTIVOGLIO MANUALE DI PEDIATRIA 2 volumi, rilegato 1966 , SOCIETA' EDITRICE UNIVERSO-Roma copia USATA
€
90.00
PARLIAMO DELLA CLINICA PEDIATRICA dell'Università di Pavia.....
(omississ).....Alla fine del 1932 anche la Clinica Pediatrica fu trasferita in un apposito fabbricato all'interno del nuovo Policlinico San Matteo.
Già l'anno successivo si resero necessari lavori di ampliamento di tale Istituto e la capacità recettiva divenne di trenta posti letto ripartiti fra lattanti, divezzi, infettivi in isolamento.
.Come conseguenza delle leggi razziali del 1938, il Prof. Zamorani veniva allontanato dall'Università di Pavia e nello stesso anno fu nominato Direttore il Prof. Giancarlo Bentivoglio della scuola pavese di Luigi Spolverini, che rimase in carica fino al 1947, allorchè venne chiamato a Padova.
Questo agile manuale riporta aggiornamenti su temi nuovi quali l'audiologia,la foniatra la patologia oculare e la PEDIATRIA d'URGENZA
(omississ).....Alla fine del 1932 anche la Clinica Pediatrica fu trasferita in un apposito fabbricato all'interno del nuovo Policlinico San Matteo.
Già l'anno successivo si resero necessari lavori di ampliamento di tale Istituto e la capacità recettiva divenne di trenta posti letto ripartiti fra lattanti, divezzi, infettivi in isolamento.
.Come conseguenza delle leggi razziali del 1938, il Prof. Zamorani veniva allontanato dall'Università di Pavia e nello stesso anno fu nominato Direttore il Prof. Giancarlo Bentivoglio della scuola pavese di Luigi Spolverini, che rimase in carica fino al 1947, allorchè venne chiamato a Padova.
Questo agile manuale riporta aggiornamenti su temi nuovi quali l'audiologia,la foniatra la patologia oculare e la PEDIATRIA d'URGENZA
Aldo FRANCHINI MEDICINA LEGALE in materia penale 5a edizione 1966 , CEDAM -Padova copia USATA
€
40.00
Aldo FRANCHINI. - Nato a Pozzolo Formigaro, in provincia di Alessandria, il 3 dic. 1910 da Giuseppe e da Irene Palenzona, si trasferì con la famiglia a Genova. Qui si iscrisse alla facoltà medico-chirurgica e palesò un deciso orientamento verso la ricerca scientifica, in modo particolare per le tecniche istologiche e anatomiche, frequentando il laboratorio di fisiologia umana sotto la guida, rispettivamente, di L. Cognetti De Martiis, G. Ganfini e G. Viale. Nel 1935 si laureò discutendo la tesi nella clinica medica diretta da N. Pende.
Dopo la laurea frequentò per alcuni mesi la divisione chirurgica degli ospedali civili di Genova, quindi fu allievo nella Scuola di applicazione di sanità militare di Firenze e prestò servizio militare come ufficiale medico fino al 1936. Dedicatosi allo studio della medicina legale, si avviò alla carriera universitaria: nel febbraio del 1937 fu nominato assistente supplente presso l'istituto di medicina legale dell'università di Genova, diretto da A. Dalla Volta, e ivi incaricato anche delle funzioni di aiuto. Nello stesso anno svolse mansioni di dirigente del servizio sanitario del centro di osservazione presso il tribunale dei minori di Genova. Nel 1938 divenne assistente ordinario presso l'istituto di medicina legale. In quel periodo la frequentazione come medico interno del reparto di osservazione e del laboratorio di psicologia dell'ospedale psichiatrico di Genova-Quarto segnò l'avvio delle sue esperienze relative alle tematiche psichiatrico-forensi. Nel 1939 fu richiamato alle armi e destinato alla commissione medico-ospedaliera dell'ospedale militare di Alessandria. Conseguita la libera docenza in medicina legale nella sessione del 1940, nel 1941 fu destinato alla commissione medica dell'ospedale militare di Genova, ove svolse un'intensa attività medico-legale. Lasciato il servizio militare nel 1943, tornò all'istituto di medicina legale genovese.
Divenuto assistente e allievo di D. Maccaggi, direttore dell'istituto genovese, il F. nel 1946 fu dichiarato maturo al concorso per professore di medicina legale e delle assicurazioni dell'università di Bari e due anni dopo fu ternato nel concorso per professore della stessa disciplina in quella di Cagliari. Nel 1950 assunse, come professore straordinario, la direzione della cattedra e dell'istituto di medicina legale dell'università di Bari. Qui il F. organizzò il congresso di medicina legale del 1953. In questo stesso anno fu chiamato all'università di Padova, a succedere a R. Pellegrini nella direzione della cattedra di medicina legale. Nel 1961 passò alla cattedra di medicina legale dell'università di Genova, che diresse per un ventennio; fino al 1986 fu anche direttore della scuola di specializzazione in medicina legale e delle assicurazioni, che fu assai nota e apprezzata in Italia e all'estero.
Autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche, il F. ha recato vari contributi pressoché in tutti i settori della medicina legale e delle assicurazioni. I suoi studi più originali e interessanti appaiono comunque quelli relativi al campo della psicopatologia forense: in particolare la sua concezione della delinquenza come un fenomeno non solo sociale, ma alla cui genesi concorrono fattori psicologici, sociali e ambientali in rapporti complessi e non sempre determinabili, la sua valutazione delle tecniche psicodiagnostiche e del loro impiego nella criminologia minorile hanno rappresentato valide conquiste della disciplina.
Fondatore dell'Istituto internazionale di difesa sociale, fondatore e presidente onorario della Società mediterranea di medicina legale, il F. appartenne a varie accademie e società scientifiche italiane e straniere. Fu preside di facoltà a Genova dal 1972 al 1978, presidente dell'Ordine dei medici di Padova e vicepresidente di quello di Genova, membro della Commissione centrale per le professioni sanitarie del ministero della Sanità. Nel 1982 conseguì il premio Buccheri-La Ferla per i suoi contributi allo sviluppo della medicina legale e ottenne il diploma di benemerenza di prima classe, medaglia d'oro per la scuola, la cultura e l'arte dal ministero della Pubblica Istruzione. Dal 1986 fu nominato professore emerito. Collaboratore di varie riviste della specialità, fu coeditore dei periodici Rivista italiana di medicina legale, Zeitschrift für Rechtsmedizin e Bulletin de médicine légale.
Morì a Genova il 3 apr. 1987. Aveva sposato Bina Alberto, dalla quale ebbe una figlia, Maria Irene.
Sintesi tratta da-Dizionario Biografico degli Italiani Treccani
Dopo la laurea frequentò per alcuni mesi la divisione chirurgica degli ospedali civili di Genova, quindi fu allievo nella Scuola di applicazione di sanità militare di Firenze e prestò servizio militare come ufficiale medico fino al 1936. Dedicatosi allo studio della medicina legale, si avviò alla carriera universitaria: nel febbraio del 1937 fu nominato assistente supplente presso l'istituto di medicina legale dell'università di Genova, diretto da A. Dalla Volta, e ivi incaricato anche delle funzioni di aiuto. Nello stesso anno svolse mansioni di dirigente del servizio sanitario del centro di osservazione presso il tribunale dei minori di Genova. Nel 1938 divenne assistente ordinario presso l'istituto di medicina legale. In quel periodo la frequentazione come medico interno del reparto di osservazione e del laboratorio di psicologia dell'ospedale psichiatrico di Genova-Quarto segnò l'avvio delle sue esperienze relative alle tematiche psichiatrico-forensi. Nel 1939 fu richiamato alle armi e destinato alla commissione medico-ospedaliera dell'ospedale militare di Alessandria. Conseguita la libera docenza in medicina legale nella sessione del 1940, nel 1941 fu destinato alla commissione medica dell'ospedale militare di Genova, ove svolse un'intensa attività medico-legale. Lasciato il servizio militare nel 1943, tornò all'istituto di medicina legale genovese.
Divenuto assistente e allievo di D. Maccaggi, direttore dell'istituto genovese, il F. nel 1946 fu dichiarato maturo al concorso per professore di medicina legale e delle assicurazioni dell'università di Bari e due anni dopo fu ternato nel concorso per professore della stessa disciplina in quella di Cagliari. Nel 1950 assunse, come professore straordinario, la direzione della cattedra e dell'istituto di medicina legale dell'università di Bari. Qui il F. organizzò il congresso di medicina legale del 1953. In questo stesso anno fu chiamato all'università di Padova, a succedere a R. Pellegrini nella direzione della cattedra di medicina legale. Nel 1961 passò alla cattedra di medicina legale dell'università di Genova, che diresse per un ventennio; fino al 1986 fu anche direttore della scuola di specializzazione in medicina legale e delle assicurazioni, che fu assai nota e apprezzata in Italia e all'estero.
Autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche, il F. ha recato vari contributi pressoché in tutti i settori della medicina legale e delle assicurazioni. I suoi studi più originali e interessanti appaiono comunque quelli relativi al campo della psicopatologia forense: in particolare la sua concezione della delinquenza come un fenomeno non solo sociale, ma alla cui genesi concorrono fattori psicologici, sociali e ambientali in rapporti complessi e non sempre determinabili, la sua valutazione delle tecniche psicodiagnostiche e del loro impiego nella criminologia minorile hanno rappresentato valide conquiste della disciplina.
Fondatore dell'Istituto internazionale di difesa sociale, fondatore e presidente onorario della Società mediterranea di medicina legale, il F. appartenne a varie accademie e società scientifiche italiane e straniere. Fu preside di facoltà a Genova dal 1972 al 1978, presidente dell'Ordine dei medici di Padova e vicepresidente di quello di Genova, membro della Commissione centrale per le professioni sanitarie del ministero della Sanità. Nel 1982 conseguì il premio Buccheri-La Ferla per i suoi contributi allo sviluppo della medicina legale e ottenne il diploma di benemerenza di prima classe, medaglia d'oro per la scuola, la cultura e l'arte dal ministero della Pubblica Istruzione. Dal 1986 fu nominato professore emerito. Collaboratore di varie riviste della specialità, fu coeditore dei periodici Rivista italiana di medicina legale, Zeitschrift für Rechtsmedizin e Bulletin de médicine légale.
Morì a Genova il 3 apr. 1987. Aveva sposato Bina Alberto, dalla quale ebbe una figlia, Maria Irene.
Sintesi tratta da-Dizionario Biografico degli Italiani Treccani
Marcello COMEL FISIOLOGIA NORMALE e PATOLOGICA della CUTE UMANA 2 volumi, rilegato 1933 , FRATELLI TREVES EDITORE -Milano copia NUOVA
€
180.00
Marcello Comel, di famiglia veneta giuliana, nasce nel 1902 a Trieste.
E’ studente in Medicina a Genova, Pisa e Torino frequentando in modo particolare gli Istituti di Fisiologia e Patologia; si laurea a Torino nel 1926 con una tesi dichiarata degna di stampa e con la quale vince il premio Vitaleni 1926; incaricato presso l'Istituto di Fisiologia di Torino dalla Rockfeller Foundation.
Passa quindi a Milano dove, vinto il concorso, dal 1929 è Assistente effettivo. Qui tiene un primo corso sistematico di lezioni in fisiologia cutanea indirizzato agli specializzandi in dermatologia (raccolto nel "Giornale Italiano di Dermatologia").
Nel 1938, con già 133 pubblicazioni scientifiche al suo attivo, è destinato alla Cattedra di Clinica Dermosifilopatica di Modena.
Dopo numerose traversie, collegate all'epoca bellica, viene chiamato a Pisa nel dicembre 1946 e qui, trovatosi in una piccola Clinica, adegua attrezzature, rinnova i servizi, amplia Reparti -e ne introduce ex novo- per ricerche biofisiche, biochimiche e fisico-chimiche.
E in seguito istituisce un Centro Ustioni che all'epoca è il primo in Italia. Sempre in quel periodo la sua Clinica è al centro della lotta antivenerea nota per la zona di origine dell'infezione, il Tombolo.
La giovane scuola di Comel si arricchisce inoltre di una Biblioteca intitolata a Santorio Santorio, il cinquecentesco Galileo della medicina (del quale era anche collega) che, sulle orme di Ippocrate, insegnava l'unitarietà organica e psicofisica dell'uomo, l'umanesimo medico.
Il collegamento di Comel con Santorio è chiaro: nel 1943, infatti, elabora la costituzione dell'Institutum Santorianum de Humanitate Medica destinato a promuovere l'umanesimo medico, nel nome dell'iniziatore della medicina sperimentale, Santorio Santorio da Capodistria.
Nel 1950 Marcello Comel è a Buenos Aires, a tenere un Corso di Dermatologia Funzionale.
Si spegne a Pisa il 27 Marzo 1995 all'età di 93 anni, lasciando appunti per un nuovo libro sull'uomo e l'ambiente.
Dal 1951 al 1989 sono 282 i titoli di articoli, relazioni per Congressi e libri scritti da Marcello Comel sulle materie e sui tèmi da lui enunciati e studiati per tutta la vita.
Nel 1992 fonda la “Institutio Santoriana Fondazione Comel” con sede a Milano, Via F.lli Maggiolini 1, nell'intento di rendere possibile la continuazione dell'opera di divulgazione scientifica e umanistica realizzata nel corso della propria vita.
Dopo la scomparsa del Prof. Marcello Comel, la Fondazione, unitamente alle altre iniziative, ha ripreso dal 1996 la pubblicazione della Rivista "Anthologica Medica Santoriana", da lui fondata nel lontano 1945.
(FONTE Institutio Santoriana Fondazione Comel)
E’ studente in Medicina a Genova, Pisa e Torino frequentando in modo particolare gli Istituti di Fisiologia e Patologia; si laurea a Torino nel 1926 con una tesi dichiarata degna di stampa e con la quale vince il premio Vitaleni 1926; incaricato presso l'Istituto di Fisiologia di Torino dalla Rockfeller Foundation.
Passa quindi a Milano dove, vinto il concorso, dal 1929 è Assistente effettivo. Qui tiene un primo corso sistematico di lezioni in fisiologia cutanea indirizzato agli specializzandi in dermatologia (raccolto nel "Giornale Italiano di Dermatologia").
Nel 1938, con già 133 pubblicazioni scientifiche al suo attivo, è destinato alla Cattedra di Clinica Dermosifilopatica di Modena.
Dopo numerose traversie, collegate all'epoca bellica, viene chiamato a Pisa nel dicembre 1946 e qui, trovatosi in una piccola Clinica, adegua attrezzature, rinnova i servizi, amplia Reparti -e ne introduce ex novo- per ricerche biofisiche, biochimiche e fisico-chimiche.
E in seguito istituisce un Centro Ustioni che all'epoca è il primo in Italia. Sempre in quel periodo la sua Clinica è al centro della lotta antivenerea nota per la zona di origine dell'infezione, il Tombolo.
La giovane scuola di Comel si arricchisce inoltre di una Biblioteca intitolata a Santorio Santorio, il cinquecentesco Galileo della medicina (del quale era anche collega) che, sulle orme di Ippocrate, insegnava l'unitarietà organica e psicofisica dell'uomo, l'umanesimo medico.
Il collegamento di Comel con Santorio è chiaro: nel 1943, infatti, elabora la costituzione dell'Institutum Santorianum de Humanitate Medica destinato a promuovere l'umanesimo medico, nel nome dell'iniziatore della medicina sperimentale, Santorio Santorio da Capodistria.
Nel 1950 Marcello Comel è a Buenos Aires, a tenere un Corso di Dermatologia Funzionale.
Si spegne a Pisa il 27 Marzo 1995 all'età di 93 anni, lasciando appunti per un nuovo libro sull'uomo e l'ambiente.
Dal 1951 al 1989 sono 282 i titoli di articoli, relazioni per Congressi e libri scritti da Marcello Comel sulle materie e sui tèmi da lui enunciati e studiati per tutta la vita.
Nel 1992 fonda la “Institutio Santoriana Fondazione Comel” con sede a Milano, Via F.lli Maggiolini 1, nell'intento di rendere possibile la continuazione dell'opera di divulgazione scientifica e umanistica realizzata nel corso della propria vita.
Dopo la scomparsa del Prof. Marcello Comel, la Fondazione, unitamente alle altre iniziative, ha ripreso dal 1996 la pubblicazione della Rivista "Anthologica Medica Santoriana", da lui fondata nel lontano 1945.
(FONTE Institutio Santoriana Fondazione Comel)
Giovanni LELLI Atlante di ISTOLOGIA PATOLOGICA 504 microfotografie in b/n riunite in 140 tavole 1953, RILEGATO ABRUZZINI editore - ROMA copia USATA
€
50.00
Giovanni LELLI , aiuto dell'Istituto di ANATOMIA PATOLOGICA dell' UNIVERSITA' di ROMA ,concepi questo Atlante come fondamentale ausilio per chi iniziava lo studio della Patologia ma anche per chi voleva avere sott'occhio i quadri microscopici delle princiali alterazione morbose dei tessuti.
Fu allievo di Gaetano BOMPIANI. che ne curò la Prefazione
Brevi note biografiche su G.Bompiani
Nacque a Roma il 24 agosto del 1887 da Arturo e da Domenica Gaifani. Laureatosi brillantemente in medicina e chirurgia presso l'università di Roma nell'anno 1911, dal 1912 al 1936 fu prima assistente e poi aiuto della cattedra di anatomia e istologia patologica di quell'ateneo, alla cui direzione si avvicendarono in quegli anni E. Marchiafava, A. Dionisi, G. Sotti.
Nel 1930 conseguì la docenza in anatonomia e istologia patologica, e di tale disciplina fu nominato straordinario nell'università di Sassari nel 1936, quindi in quella di Bari nel 1937-38: in questa ultima sede ebbe anche, nello stesso anno accademico, l'incarico dell'insegnamento della patologia generale. Fu poi ordinario nel 1938-39 a Siena, dal 1939 al 1941 a Parma, dal 1941 al 1943 a Pisa, dal 1943 al 1949 a Padova; infine divenne titolare della cattedra di anatomia e istologia patologica dell'università di Roma, che tenne dal 1949 al 1957.
Uomo di vasta cultura umanistica, il B. si mantenne nei suoi scritti sempre fedele a uno stile accurato ed elegante, nel quale si avverte il suo costante e paziente lavoro di minuziosa elaborazione. L'opera scientifica che egli, in quasi un cinquantennio, svolse in collaborazione con i numerosi allievi nelle varie sedi universitarie, fu rivolta soprattutto allo studio dei problemi di patologia delle malattie infettive e parassitarie, e delle angiopatie.
Il B. partecipò alla prima guerra mondiale come tenente medico in zona di operazioni con il 2º reggimento granatieri, meritando la croce al merito di guerra. Membro di numerose società scientifiche, fu socio dell'Accademia medica di Roma, dell'Accademia lancisiana e, dal 1958, socio nazionale dell'Accademia nazionale dei Lincei; dal 1963 fu anche presidente della sezione italiana dell'Intemational Academy of pathology e della sezione romana della Società di ematologia. Nel 1956 gli fu conferita la medaglia d'oro dei benemeriti della scienza, della cultura e dell'arte. Morì a Roma il 27 apr. 1967.
Sintesi tratta da-Dizionario Biografico degli Italiani Treccani
Fu allievo di Gaetano BOMPIANI. che ne curò la Prefazione
Brevi note biografiche su G.Bompiani
Nacque a Roma il 24 agosto del 1887 da Arturo e da Domenica Gaifani. Laureatosi brillantemente in medicina e chirurgia presso l'università di Roma nell'anno 1911, dal 1912 al 1936 fu prima assistente e poi aiuto della cattedra di anatomia e istologia patologica di quell'ateneo, alla cui direzione si avvicendarono in quegli anni E. Marchiafava, A. Dionisi, G. Sotti.
Nel 1930 conseguì la docenza in anatonomia e istologia patologica, e di tale disciplina fu nominato straordinario nell'università di Sassari nel 1936, quindi in quella di Bari nel 1937-38: in questa ultima sede ebbe anche, nello stesso anno accademico, l'incarico dell'insegnamento della patologia generale. Fu poi ordinario nel 1938-39 a Siena, dal 1939 al 1941 a Parma, dal 1941 al 1943 a Pisa, dal 1943 al 1949 a Padova; infine divenne titolare della cattedra di anatomia e istologia patologica dell'università di Roma, che tenne dal 1949 al 1957.
Uomo di vasta cultura umanistica, il B. si mantenne nei suoi scritti sempre fedele a uno stile accurato ed elegante, nel quale si avverte il suo costante e paziente lavoro di minuziosa elaborazione. L'opera scientifica che egli, in quasi un cinquantennio, svolse in collaborazione con i numerosi allievi nelle varie sedi universitarie, fu rivolta soprattutto allo studio dei problemi di patologia delle malattie infettive e parassitarie, e delle angiopatie.
Il B. partecipò alla prima guerra mondiale come tenente medico in zona di operazioni con il 2º reggimento granatieri, meritando la croce al merito di guerra. Membro di numerose società scientifiche, fu socio dell'Accademia medica di Roma, dell'Accademia lancisiana e, dal 1958, socio nazionale dell'Accademia nazionale dei Lincei; dal 1963 fu anche presidente della sezione italiana dell'Intemational Academy of pathology e della sezione romana della Società di ematologia. Nel 1956 gli fu conferita la medaglia d'oro dei benemeriti della scienza, della cultura e dell'arte. Morì a Roma il 27 apr. 1967.
Sintesi tratta da-Dizionario Biografico degli Italiani Treccani
Aldo A.LUISADA CUORE e VASI sudio di fisiopatologia e clinica dell'apparato circolatorio 1945 , rilegato, L. CAPPELLI editore -BOLOGNA copia USATA
€
75.00
iL Prof. Aldo Luisada, professore ordinario di Patologia medica a Ferrara negli anni 30 del secolo scorso, di famiglia bolognese, era divenuto Direttore dell'Istituto di Patologia Medica a Ferrara ancora meno che quarantenne. Circa due anni dopo però, per sfuggire alle persecuzioni razziali, nel 1938 fuggì negli Stati Uniti dove, dopo aver dovuto addirittura ripetere gli studi di medicina per conseguire una laurea riconosciuta in quel paese, aveva ripercorse tutte le tappe di una brillante carriera universitaria e scientifica diventando uno dei più autorevoli esperti di semeiotica cardiologica.
UNIVERSITA' DI GENOVA APPUNTI dalle LEZIONI di ENDOCRINOLOGIA UMANA del Prof Luigi CASTALDI Febbraio-Marzo 1944 , brossura, Libreria Universitaria M.Silvio Pacetti-GENOVA copia USATA
€
50.00
Luigi CASTALDI- Nacque a Pistoia il 14 febbr. 1890 dal generale Vittorio e da Vincenza Giovacchini Rosati. Compiuti gli studi secondari, s'iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia dell'università di Firenze; ove nel novembre 1911, dopo aver superato con il massimo dei voti il relativo esame, divenne allievo interno dell'istituto di anatomia umana normale, diretto da G. Chiarugi. .....................Contro i suoi desideri, il C. dovette rimanere nella sede di Cagliari, perché in contrasto con il governo fascista, fino al 1943; dopo la caduta del regime, ottenne il trasferimento all'università di Genova, ma la situazione politica e militare del momento lo costrinse a fermarsi a Firenze, ove sventuratamente contrasse una grave malattia, che doveva portarlo alla morte.
L'attività scientifica del C. fu assai vasta, e spaziò in vari campi dell'anatomia. Tra i primi suoi studi merita di essere ricordata una ricerca sistematica sul tessuto connettivo del fegato estesa a numerose specie, compreso l'uomo, e basata sulla revisione critica di un gran numero di lavori precedenti: ne derivò una pubblicazione, Ilconnettivo nel fegato dei vertebrati (in Arch. it. di anat. e di embriol., XVII [1920], pp. 373-506), mirabile soprattutto per l'accurata descrizione della circolazione capillare epatica e corredata da una ricca serie di illustrazioni, che costituì per molto tempo un vero e proprio libro di testo per gli studenti.
Morì a Firenze, nell'ospedale di S. Maria Nuova, il 12 giugno 1945.
L'attività scientifica del C. fu assai vasta, e spaziò in vari campi dell'anatomia. Tra i primi suoi studi merita di essere ricordata una ricerca sistematica sul tessuto connettivo del fegato estesa a numerose specie, compreso l'uomo, e basata sulla revisione critica di un gran numero di lavori precedenti: ne derivò una pubblicazione, Ilconnettivo nel fegato dei vertebrati (in Arch. it. di anat. e di embriol., XVII [1920], pp. 373-506), mirabile soprattutto per l'accurata descrizione della circolazione capillare epatica e corredata da una ricca serie di illustrazioni, che costituì per molto tempo un vero e proprio libro di testo per gli studenti.
Morì a Firenze, nell'ospedale di S. Maria Nuova, il 12 giugno 1945.
Guido MIRRA MEDICINA NAVALE 1a edizione 1961 , RILEGATO, Piccin Editore-Padova copia perfetta
€
90.00
Il tenente Generale medico della marina Militare Guido Mirra realizzò questo ponderoso volume negli anni '60.
L'opera è praticamente rimasta una delle poche pubblicazioni sull'argomento.Oltre 1000pagine con 277 illustrazioni
Libro rarissimo...
L'opera è praticamente rimasta una delle poche pubblicazioni sull'argomento.Oltre 1000pagine con 277 illustrazioni
Libro rarissimo...
Girolamo ORESTANO COMPENDIO di FARMACOLOGIA 3a edizione AGGIORNATA, 1961 , RILEGATO, Libreria Mario Bozzi-Genova copia usata
€
45.00
Girolamo Orestano, Ordinario di Farmacologia a Genova, fu Direttore dell'Istituto dal 1945 al 1975.
Orestano era allievo del famoso Prof Egidio Meneghetti .che dopo gli studi secondari a Verona, si laureò in medicina all'Università di Padova. Nel 1926 ottenne la cattedra di farmacologia all'Università di Camerino e l'anno successivo passò alla direzione dell'istituto di farmacologia dell'Università di Palermo.
Nel 1932, infine divenne direttore dell'istituto di farmacologia all'Università di Padova, dove rimase fino alla morte.
Fu infine rettore dell'Università di Padova nel periodo 1945 - 1947. Autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche, diede contributi fondamentali nel settore dei chemioterapici.
La S.I.F.
La Società Italiana di Farmacologia nacque nel 1939 con Regio Decreto n° 2162 del 22 Dicembre 1939 per iniziativa del Prof. Pietro Di Mattei, Ordinario di Farmacologia all’Università di Roma, e di un piccolo numero di colleghi. Il primo Presidente della Società fu il senatore Prof. Gaetano Vinci di Messina. Il primo congresso della Società si tenne a Firenze nel 1940one del prodotto. Fai clic qui per effettuare modifiche.
Orestano era allievo del famoso Prof Egidio Meneghetti .che dopo gli studi secondari a Verona, si laureò in medicina all'Università di Padova. Nel 1926 ottenne la cattedra di farmacologia all'Università di Camerino e l'anno successivo passò alla direzione dell'istituto di farmacologia dell'Università di Palermo.
Nel 1932, infine divenne direttore dell'istituto di farmacologia all'Università di Padova, dove rimase fino alla morte.
Fu infine rettore dell'Università di Padova nel periodo 1945 - 1947. Autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche, diede contributi fondamentali nel settore dei chemioterapici.
La S.I.F.
La Società Italiana di Farmacologia nacque nel 1939 con Regio Decreto n° 2162 del 22 Dicembre 1939 per iniziativa del Prof. Pietro Di Mattei, Ordinario di Farmacologia all’Università di Roma, e di un piccolo numero di colleghi. Il primo Presidente della Società fu il senatore Prof. Gaetano Vinci di Messina. Il primo congresso della Società si tenne a Firenze nel 1940one del prodotto. Fai clic qui per effettuare modifiche.
Alexis LABHART ENDOCRINOLOGIA 1a edizione Italiana sulla 1a edizione Tedesca, 1960 , RILEGATO, due volumi con sovracoperta UTET, Unione Tipografico Editrice Torinese copia nuova
€
140.00
Alexis Labhart was born to Swiss parents in St.Petersburg the year before the Russian revolution. In 1918 they returned to Switzerland and settled in Basel, where Alexis received his schooling. He graduated in medicine from the University of Basel in 1944 with a thesis on tuberculosis in concentration camps.
He worked for a period in a sanatorium in Davos and in 1947 became resident in internal medicine at the Inselspital – the University Hospital Bern. He worked his way thorugh the ranks and in 1969 became full professor of internal medicine at the University of Zurich.
L'opera "KLINiK DER INNEREN SEKRETION" venne tradottta da un allievo del famoso Professore Giulio Cesare Dogliotti.
Il Professor Antonio Brusca, professore emerito di cardiologia è stato uno dei professionisti italiani più conosciuti e apprezzati a livello internazionale. . Dopo gli studi universitari a Milano, aveva studiato in Francia e in America. A Torino lo aveva chiamato Dogliotti e qui iniziò la sua carriera universitaria e professionale. A lui si deve la nuova concezione della cura dell' infarto, che allora prese il nome di unità coronarica e che proprio a Torino ebbe la sua prima applicazione pratica in Italia. Ha lottato perché Torino mantenesse il primato acquisito in Europa nella cardiologia. Dal '94 al '96 è stato presidente della Società italiana di cardiologia e allora il suo obiettivo era stato quello di riunire sotto uno stesso tetto le due società, quella ospedaliera e quella universitaria. Per molti anni aveva avuto tra i suoi pazienti Giovani Agnelli che per un' emergenza venne ricoverato in una stanza delle Molinette con nel letto accanto un operaio Fiat. Nei ricordi di Patrizia Presbitero, sua allieva e primario della divisione di cardiologia interventistica dell' ospedale Humanitas di Rozzano e della clinica Cellini di Torino, Brusca è stato «un grande medico che ha insegnato ai suoi allievi soprattutto un metodo, cioè che ogni caso deve essere esaminato scientificamente con lo studio della dottrina e con l' analisi dei precedenti clinici, che nessun particolare deve essere trascurato, anche il più insignificante. Era proverbiale la sua insofferenza verso chi riteneva di potersi fidare solo del proprio fiuto e della propria esperienza personale».
He worked for a period in a sanatorium in Davos and in 1947 became resident in internal medicine at the Inselspital – the University Hospital Bern. He worked his way thorugh the ranks and in 1969 became full professor of internal medicine at the University of Zurich.
L'opera "KLINiK DER INNEREN SEKRETION" venne tradottta da un allievo del famoso Professore Giulio Cesare Dogliotti.
Il Professor Antonio Brusca, professore emerito di cardiologia è stato uno dei professionisti italiani più conosciuti e apprezzati a livello internazionale. . Dopo gli studi universitari a Milano, aveva studiato in Francia e in America. A Torino lo aveva chiamato Dogliotti e qui iniziò la sua carriera universitaria e professionale. A lui si deve la nuova concezione della cura dell' infarto, che allora prese il nome di unità coronarica e che proprio a Torino ebbe la sua prima applicazione pratica in Italia. Ha lottato perché Torino mantenesse il primato acquisito in Europa nella cardiologia. Dal '94 al '96 è stato presidente della Società italiana di cardiologia e allora il suo obiettivo era stato quello di riunire sotto uno stesso tetto le due società, quella ospedaliera e quella universitaria. Per molti anni aveva avuto tra i suoi pazienti Giovani Agnelli che per un' emergenza venne ricoverato in una stanza delle Molinette con nel letto accanto un operaio Fiat. Nei ricordi di Patrizia Presbitero, sua allieva e primario della divisione di cardiologia interventistica dell' ospedale Humanitas di Rozzano e della clinica Cellini di Torino, Brusca è stato «un grande medico che ha insegnato ai suoi allievi soprattutto un metodo, cioè che ogni caso deve essere esaminato scientificamente con lo studio della dottrina e con l' analisi dei precedenti clinici, che nessun particolare deve essere trascurato, anche il più insignificante. Era proverbiale la sua insofferenza verso chi riteneva di potersi fidare solo del proprio fiuto e della propria esperienza personale».
Rolando BULGARELLI COMPENDIO DI PUERICULTURA 3a edizione ampliata ed aggiornata, 1963, RILEGATO Società Editrice Universo-Roma copia usata,perfetta
€
50.00
Allievo del professor Giovanni DE TONI, il Prof, BULGARELLI fu titolare della cattedra di Puericultura negli anni '50 ed anche rivesti il ruolo di Direttore dell'Istituto di PUERICULTURA " L. GASLINI" presso il prestigioso Istituto Giannina Gaslini.
BRICIOLE DI STORIA...rimandandoVi al sito www.gaslini.org per una lettura più approfondita sulle origini dei questo istituto a carettere Scientifico,ancora oggi vanto della nostra classe medica.
L'Istituto è nato per un atto d'amore e di solidarietà del Senatore Gerolamo Gaslini per onorare la figlia morta in tenera età, allo scopo di assicurare all'infanzia la migliore assistenza sempre sorretta dalla ricerca.
ll Gaslini ha iniziato la sua attività nel lontano 1938; settantacinque anni e oltre di storia, di sacrifici, di dedizione, sempre all'avanguardia nel campo della ricerca e dell'assistenza e senza mai tradire gli ideali del Fondatore.
E' una storia esemplare, forse irripetibile nella sua genesi e nel suo sviluppo.
Costituito da 22 edifici ben collegati fra di loro, anche in via sotterranea, il tutto situato su oltre 73.000 mq., due terzi dei quali destinati a verde, tutte le camere di degenza sono esposte a sud sud-est da cui il motto "Pueris floribusque lumen solis" ("Ai bambini e ai fiori la luce del sole").
Fin dalla sua fondazione Gerolamo Gaslini ha voluto la presenza dell'Università di Genova con le proprie cattedre di pediatria al fine di assicurare all'assistenza il supporto qualificato della ricerca.
Affermerà qualche anno più tardi: "Io non sono un uomo di scienza, ma mi rendo perfettamente conto che solo partendo dalla ricerca scientifica, opportunamente diretta, i medici che hanno cura dei bambini possono assolvere in piena coscienza il loro non facile compito".
BRICIOLE DI STORIA...rimandandoVi al sito www.gaslini.org per una lettura più approfondita sulle origini dei questo istituto a carettere Scientifico,ancora oggi vanto della nostra classe medica.
L'Istituto è nato per un atto d'amore e di solidarietà del Senatore Gerolamo Gaslini per onorare la figlia morta in tenera età, allo scopo di assicurare all'infanzia la migliore assistenza sempre sorretta dalla ricerca.
ll Gaslini ha iniziato la sua attività nel lontano 1938; settantacinque anni e oltre di storia, di sacrifici, di dedizione, sempre all'avanguardia nel campo della ricerca e dell'assistenza e senza mai tradire gli ideali del Fondatore.
E' una storia esemplare, forse irripetibile nella sua genesi e nel suo sviluppo.
Costituito da 22 edifici ben collegati fra di loro, anche in via sotterranea, il tutto situato su oltre 73.000 mq., due terzi dei quali destinati a verde, tutte le camere di degenza sono esposte a sud sud-est da cui il motto "Pueris floribusque lumen solis" ("Ai bambini e ai fiori la luce del sole").
Fin dalla sua fondazione Gerolamo Gaslini ha voluto la presenza dell'Università di Genova con le proprie cattedre di pediatria al fine di assicurare all'assistenza il supporto qualificato della ricerca.
Affermerà qualche anno più tardi: "Io non sono un uomo di scienza, ma mi rendo perfettamente conto che solo partendo dalla ricerca scientifica, opportunamente diretta, i medici che hanno cura dei bambini possono assolvere in piena coscienza il loro non facile compito".
Enrico BENASSI RADIOLOGIA MEDICA 1a edizione, 1959, RILEGATO Casa Editrice Renzo Cortina-Pavia copia nuova
€
65.00
Il Prof. Enrico Benassi fu Direttore dell Istituto di radiologia dell'Università di Torino
Nell'Agosto del 1958 realizzò questo primo volume al quale fecero seguito numerose nuove edizioni stampate successivamente con l'Editore Minerva Medica
Questa prima edizione fu affidata alle edizioni RENZO CORTINA di PAVIA.
Ecco una breve nota storica su Renzo Cortina protagonista insieme ai fratelli Aldo e Mario della nascita delle librerie specilaizzate ,al cui modello anche la Frasconi si ispirò .
Renzo Cortina, l' amico degli artisti ,il libraio di piazza Cavour che seppe imporsi come gallerista nella Milano degli anni ' 60. La sua forza era il rispetto per il talento e il fiuto per riconoscerlo
Non era facile farsi largo, come gallerista, come mercante d' arte, nella Milano degli anni Sessanta. Renzo Cortina aveva dalla sua la piattaforma della libreria che, nel 1960, aveva aperto in piazza Cavour, nell' edificio sorto dalle macerie dei bombardamenti dentro le quali, nella stagione dell' immediato dopoguerra, s' era «insinuata» una birreria di lamiere e compensato, ritrovo delle giovani intelligenze approdate all' Unità di Davide «Ulisse» Lajolo e al Corriere Lombardo nel mussoliniano Palazzo dei Giornali, proprio di fronte. Due anni gli erano bastati per conquistare un posto al sole come libraio, nella città di Branduani (prima, Hoepli, poi negozio in Sant' Andrea), di Battaglini (piazza San Babila), di Aldovrandi (Einaudi in Galleria Manzoni). Ma quello era il suo mestiere. Lo aveva cominciato, insieme ai fratelli Aldo e Mario, piazzando fuori dalla Statale «un triciclo con cassettone» e successivamente, non più in tandem con i fratelli ma davanti all' università di Pavia, un chiosco di dispense e libri di medicina, di odontoiatria di cui, nel tempo, divenne anche editore. La libreria Cortina di piazza Cavour aveva sfondato perché il bellunese Renzo, pur avendo carattere e umoralità, era di tratto amichevole con tutti e non aveva alcuna frigidità commerciale, virtù che avevano immediatamente creato un' atmosfera da ritrovo (fu tra le prime a organizzare «battesimi» di autori, dibattiti) senza aulicità e «parrucconeria».
Nell'Agosto del 1958 realizzò questo primo volume al quale fecero seguito numerose nuove edizioni stampate successivamente con l'Editore Minerva Medica
Questa prima edizione fu affidata alle edizioni RENZO CORTINA di PAVIA.
Ecco una breve nota storica su Renzo Cortina protagonista insieme ai fratelli Aldo e Mario della nascita delle librerie specilaizzate ,al cui modello anche la Frasconi si ispirò .
Renzo Cortina, l' amico degli artisti ,il libraio di piazza Cavour che seppe imporsi come gallerista nella Milano degli anni ' 60. La sua forza era il rispetto per il talento e il fiuto per riconoscerlo
Non era facile farsi largo, come gallerista, come mercante d' arte, nella Milano degli anni Sessanta. Renzo Cortina aveva dalla sua la piattaforma della libreria che, nel 1960, aveva aperto in piazza Cavour, nell' edificio sorto dalle macerie dei bombardamenti dentro le quali, nella stagione dell' immediato dopoguerra, s' era «insinuata» una birreria di lamiere e compensato, ritrovo delle giovani intelligenze approdate all' Unità di Davide «Ulisse» Lajolo e al Corriere Lombardo nel mussoliniano Palazzo dei Giornali, proprio di fronte. Due anni gli erano bastati per conquistare un posto al sole come libraio, nella città di Branduani (prima, Hoepli, poi negozio in Sant' Andrea), di Battaglini (piazza San Babila), di Aldovrandi (Einaudi in Galleria Manzoni). Ma quello era il suo mestiere. Lo aveva cominciato, insieme ai fratelli Aldo e Mario, piazzando fuori dalla Statale «un triciclo con cassettone» e successivamente, non più in tandem con i fratelli ma davanti all' università di Pavia, un chiosco di dispense e libri di medicina, di odontoiatria di cui, nel tempo, divenne anche editore. La libreria Cortina di piazza Cavour aveva sfondato perché il bellunese Renzo, pur avendo carattere e umoralità, era di tratto amichevole con tutti e non aveva alcuna frigidità commerciale, virtù che avevano immediatamente creato un' atmosfera da ritrovo (fu tra le prime a organizzare «battesimi» di autori, dibattiti) senza aulicità e «parrucconeria».
Giovanni LANZA Manuale di Anatomia Patologica 1a edizione, 1969, opera in 3 volumi e quattro tomi ,RILEGATO Piccin editore -Padova copia nuova - ESAURITO-
€
130.00
Prima edizione del testo che divenne negli anni a venire il TRATTATO di riferimento per tutti gli Anatomo patologi.
Giovanni Lanza era Professore ordinario e direttore dell'Istituto di Anatomia e istologia Patologica dell'Università di Ferrara
UN PO' DI STORIA...
La Società Italiana di Patologia nei primi anni
La società venne costituita con Regio decreto del Settembre 1940 ad opera di alcuni professori della materia capeggiati dall’Anatomo-Patologo Prof. Alberto Pepere, allora Rettore della Regia Università di Milano.
Di origine napoletana, formatasi alla Scuola pisana del Maffucci e dirigendo successivamente gli Istituti di Cagliari, Messina e Catania, Egli ebbe grande seguito di allievi. La tragica fine di Pepere e gli eventi bellici misero in sonno la Società che si risvegliò solo nel dopo-guerra. Ma nel frattempo il minuscolo mondo accademico anatomo-patologico (poco più di una decina di cattedre di ruolo, ma allora anche la Patologia Generale non ne aveva più di tante!) si era ancor più diviso in seguito a contrastati concorsi a cattedra.
Né i contrasti tra le Scuole (in realtà tra i Personaggi) si placarono quando fu attribuito al Prof. Armando Businco l’onore e l’onere di organizzare il I Congresso all’Archiginnasio di Bologna tenutosi nel 1948 sul tema a lungo ponderato (già nel 1943 ne ebbi l’incarico della raccolta bibliografica) dei “tumori del sistema reticolo-endoteliale”.
Businco era il più anziano allievo di Pepere cui era succeduto alla cattedra di Milano il più giovane e brillante Chiovenda. Il suicidio di Chiovenda portò alla chiamata in cattedra del Prof. Piero Redaelli da Pavia, allievo di Monti e “per li rami” della Scuola del Golgi.
La formazione culturale e gli interessi scientifici di Redaelli, la sua stessa posizione in quel momento antitetica al gruppo di anatomo-patologi della Scuola “peperiana”, che occupavano i ruoli della Sicilia, Emilia Romagna e Sardegna, lo portarono a superare i limiti morfologici dell’anatomia patologica dell’epoca a concepire il ruolo della Patologia come un complesso unitario delle deviazioni biologiche di tutti i fenomeni vitali.
Giovanni Lanza era Professore ordinario e direttore dell'Istituto di Anatomia e istologia Patologica dell'Università di Ferrara
UN PO' DI STORIA...
La Società Italiana di Patologia nei primi anni
La società venne costituita con Regio decreto del Settembre 1940 ad opera di alcuni professori della materia capeggiati dall’Anatomo-Patologo Prof. Alberto Pepere, allora Rettore della Regia Università di Milano.
Di origine napoletana, formatasi alla Scuola pisana del Maffucci e dirigendo successivamente gli Istituti di Cagliari, Messina e Catania, Egli ebbe grande seguito di allievi. La tragica fine di Pepere e gli eventi bellici misero in sonno la Società che si risvegliò solo nel dopo-guerra. Ma nel frattempo il minuscolo mondo accademico anatomo-patologico (poco più di una decina di cattedre di ruolo, ma allora anche la Patologia Generale non ne aveva più di tante!) si era ancor più diviso in seguito a contrastati concorsi a cattedra.
Né i contrasti tra le Scuole (in realtà tra i Personaggi) si placarono quando fu attribuito al Prof. Armando Businco l’onore e l’onere di organizzare il I Congresso all’Archiginnasio di Bologna tenutosi nel 1948 sul tema a lungo ponderato (già nel 1943 ne ebbi l’incarico della raccolta bibliografica) dei “tumori del sistema reticolo-endoteliale”.
Businco era il più anziano allievo di Pepere cui era succeduto alla cattedra di Milano il più giovane e brillante Chiovenda. Il suicidio di Chiovenda portò alla chiamata in cattedra del Prof. Piero Redaelli da Pavia, allievo di Monti e “per li rami” della Scuola del Golgi.
La formazione culturale e gli interessi scientifici di Redaelli, la sua stessa posizione in quel momento antitetica al gruppo di anatomo-patologi della Scuola “peperiana”, che occupavano i ruoli della Sicilia, Emilia Romagna e Sardegna, lo portarono a superare i limiti morfologici dell’anatomia patologica dell’epoca a concepire il ruolo della Patologia come un complesso unitario delle deviazioni biologiche di tutti i fenomeni vitali.
Ignazio FAZZARI PROMEMORIA ANATOMICO 1a edizione, 1957,Casa editrice MACRI'-Firenze copia nuova
€
40.00
La costituzione ufficiale della Società Italiana di Anatomia ha avuto luogo a Bologna nel suo primo Convegno, 8-10 Ottobre 1929; vi aderiscono Medici e Cultori italiani di Anatomia, Anatomia Comparata, Istologia Embriologia, Antropologia e Anatomia Veterinaria.
Promotori della Società sono i Proff.: Emerico Luna, Direttore dell’Istituto di Anatomia di Palermo; Nello Beccari, Direttore dell’Istituto di Anatomia di Firenze; Luigi Castaldi, Direttore dell’Istituto di Anatomia e Stazione Biologica di Cagliari. La Società nasce con gli auspici del Prof. Giulio Chiarugi, Direttore dell’Istituto di Anatomia di Firenze.Il Professor Ignazio Fazzari venne chiamato a Firenze alla Cattedra di Anatomia che fu del professor Chiarugi,Questo sintetico volume di Anatomia per schemi precede le sue opere più importanti, degli anni '70 entrambe stampate con la prestigiosa casa editrice Torinese UTET
ANATOMIA UMANA SISTEMATICA del 1970 e ANATOMIA TOPOGRAFICA del 1974
Promotori della Società sono i Proff.: Emerico Luna, Direttore dell’Istituto di Anatomia di Palermo; Nello Beccari, Direttore dell’Istituto di Anatomia di Firenze; Luigi Castaldi, Direttore dell’Istituto di Anatomia e Stazione Biologica di Cagliari. La Società nasce con gli auspici del Prof. Giulio Chiarugi, Direttore dell’Istituto di Anatomia di Firenze.Il Professor Ignazio Fazzari venne chiamato a Firenze alla Cattedra di Anatomia che fu del professor Chiarugi,Questo sintetico volume di Anatomia per schemi precede le sue opere più importanti, degli anni '70 entrambe stampate con la prestigiosa casa editrice Torinese UTET
ANATOMIA UMANA SISTEMATICA del 1970 e ANATOMIA TOPOGRAFICA del 1974
Paolo TOLENTINO MALATTIE INFETTIVE (Trattato di Pediatria e Puericultura diretto da G.DE TONI) 1a edizione, 1961,Minerva Medica copia nuova
€
60.00
Il Prof. Paolo Tolentino
nato nel 1914 a Trieste, si è laureato nel 1938 inMedicina e Chirurgia
presso l’Università di Padova con il massimo dei voti e lode ed immediatamente
è entrato a Modena nella prestigiosa Scuola di Pediatria
del Prof. Giovanni de Toni.
Tolentino contribuì all'espansione della scuola fondata da De
Toni, dopo il trasferimento alla Clinica Pediatrica dell’Universitàdi Genova, presso il Gaslini.
Professore di Malattie Infettiven ella Facoltà di Medicina e Chirurgia di Genova dal 1952,insegnò per oltre 30 annii da protagonista inimitabile, nel 1958 vinse il primo concorso italiano di Malattie Infettive insieme a 2
colleghi, con i quali è da sempre considerato fondatore della Infettivologia italiana
nato nel 1914 a Trieste, si è laureato nel 1938 inMedicina e Chirurgia
presso l’Università di Padova con il massimo dei voti e lode ed immediatamente
è entrato a Modena nella prestigiosa Scuola di Pediatria
del Prof. Giovanni de Toni.
Tolentino contribuì all'espansione della scuola fondata da De
Toni, dopo il trasferimento alla Clinica Pediatrica dell’Universitàdi Genova, presso il Gaslini.
Professore di Malattie Infettiven ella Facoltà di Medicina e Chirurgia di Genova dal 1952,insegnò per oltre 30 annii da protagonista inimitabile, nel 1958 vinse il primo concorso italiano di Malattie Infettive insieme a 2
colleghi, con i quali è da sempre considerato fondatore della Infettivologia italiana
H.J.ROBERTS, diagnostica differenziale ragionata-interpretazione dei casi oscuri trad. 1a edizione Americana, 1960, Società Editrice Universo copia nuova
€
60.00
Un testo unico nel suo genere questo ibro del dr H.J. Roberts che si affianca ai testi classici di medicina Interna per aiutare il lettore a risolvere i casi definiti "oscuri" attraverso la diagnostica differenziale.Opera importante frutto dell'impegno del solo Roberts che attraverso l'osservazione quotidiana dei suoi pazienti riusci a raccogliere in un ponderoso volume un'esperienza clinica di grande rilievo
Ferruccio Vanzetti ANATOMIA PATOLOGICA 3a ediz.,2 volumi rilegati,1956 UTET copia usata in perfette condizioni con sottolineature a matita (poche)
€
120.00
Ferruccio VANZETTI - Anatomopatologo, nato a Verona nel giugno del 1873 e morto a Torino il 22 febbraio 1942. Allievo di P. Foà, iniziò, come incaricato, la sua attività di docente di anatomia patologica nell'università libera di Perugia nel 1913, successivamente occupò le corrispondenti cattedre nelle università di Sassari, dove nel 1920 fu nominato professore ordinario, di Cagliari (1921), di Catania (1922) e di Torino (1923). È socio dell'Accademia nazionale dei Lincei e presidente della Società italiana di anatomia e istologia patologica.
I suoi studî hanno avuto per oggetto argomenti di batteriologia, fisiopatologia, patologia sperimentale e morfologia patologica. Tra questi ultimi vanno ricordati quelli sulla pancreatite emorragica, sulle affezioni della vena cava e delle sopraepatiche, sull'atresia congenita delle vie biliari, sull'encefalite acuta, sulle infiammazioni croniche specifiche dei vasi sanguiferi e dei tessuti meningoencefalici, e su alcuni tumori rari. Una particolare segnalazione meritano le sue riuscite Ricerche sperimentali sull'artrite e sull'aneurisma sifilitici, in Archivio per le scienze mediche, XXXV, 1911, n. 24. Collaborò alle varie edizioni del Trattato di anatomia patologica diretto da P. Foà con i capitoli relativi al sistema circolatorio (1919) e alle alterazioni locali della circolazione (1927). Ha poi diretto (1938-40) una edizione dello stesso trattato nella quale oltre ai capitoli sulle alterazioni del circolo, ha scritto, in collaborazione con A. Businco e G. Mottura, quelli relativi all'apparato respiratorio.
Sintesi tratta da-Dizionario Biografico degli Italiani Treccani
I suoi studî hanno avuto per oggetto argomenti di batteriologia, fisiopatologia, patologia sperimentale e morfologia patologica. Tra questi ultimi vanno ricordati quelli sulla pancreatite emorragica, sulle affezioni della vena cava e delle sopraepatiche, sull'atresia congenita delle vie biliari, sull'encefalite acuta, sulle infiammazioni croniche specifiche dei vasi sanguiferi e dei tessuti meningoencefalici, e su alcuni tumori rari. Una particolare segnalazione meritano le sue riuscite Ricerche sperimentali sull'artrite e sull'aneurisma sifilitici, in Archivio per le scienze mediche, XXXV, 1911, n. 24. Collaborò alle varie edizioni del Trattato di anatomia patologica diretto da P. Foà con i capitoli relativi al sistema circolatorio (1919) e alle alterazioni locali della circolazione (1927). Ha poi diretto (1938-40) una edizione dello stesso trattato nella quale oltre ai capitoli sulle alterazioni del circolo, ha scritto, in collaborazione con A. Businco e G. Mottura, quelli relativi all'apparato respiratorio.
Sintesi tratta da-Dizionario Biografico degli Italiani Treccani
Lorenzo Antognetti MALATTIE DEL RICAMBIO 1a ed.,rilegato,1965 Casa Editrice Ambrosiana copia usata in perfette condizioni
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70.00
ANTOGNETTI, Lorenzo Carlo. - Nacque a Genova il 2 maggio 1898 da Teodoro, direttore didattico, e da Silvia Peragallo. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia, nel 1917 fu chiamato alle armi e destinato presso unità mobilitate in zona di operazioni; nel 1918, grazie alle facilitazioni concesse agli studenti di medicina, poté frequentare i corsi universitari. Si laureò a Genova nel 1921, e in quella università fu poi interno nell'istituto di anatomia patologica diretto da A. Fabris fino al 1922. del prodotto. Fai clic qui per effettuare modifiche......
......Tra il 1966 e il 1968 uscivano a Milano i due volumi del suo Trattato di endocrinologia, a coronamento di lunghi anni di studio dedicati all'argomento da lui stesso e dalla sua scuola.L'A. con questa vasta produzione può considerarsi veramente l'ultimo endocrinologo clinico nel senso più vasto della parola, alieno dal frammentare un così importante capitolo della patologia.
Sintesi tratta da-Dizionario Biografico degli Italiani Treccani
......Tra il 1966 e il 1968 uscivano a Milano i due volumi del suo Trattato di endocrinologia, a coronamento di lunghi anni di studio dedicati all'argomento da lui stesso e dalla sua scuola.L'A. con questa vasta produzione può considerarsi veramente l'ultimo endocrinologo clinico nel senso più vasto della parola, alieno dal frammentare un così importante capitolo della patologia.
Sintesi tratta da-Dizionario Biografico degli Italiani Treccani
Russell L. CECIL , Howard F. CONN Clinica Specialistica per il medico pratico, 2a ed.,rilegato,1964 ,Società Editrice Universo copia nuova
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75.00
Russell Cecil Professore emerito della Cornell University Press insieme ad un Howard Conn ancora giovane ricercatore medico, con questa pubblicazione pose le basi del famoso testo di riferimento CECIL TEXTBOOK OF MEDICINE al quale si affiancò negli anni la pubblicazione annuale CONN's CURRENT THERAPY
Ludwig Heilmayer, TRATTATO di PATOLOGIA MEDICA,1a ed., 2 volumi rilegati,1960 Società Editrice Universo copia usata in perfette condizioni con sottolineature a penna
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95.00
Ludwig Heilmeyer (* 6 marzo 1899 a Monaco di Baviera , † 6 settembre 1969 a Desenzano sul lago di Garda ) è stato un tedescomedico internista , ricercatore e docente universitario . Dopo aver frequentato il Maxgymnasiums a Monaco di Baviera e il Notabitur 1917 fu arruolato nell'esercito. Nel 1919 ha iniziato a studiare medicina a Monaco di Baviera dopo aver superato l' esame di stato nel 1925 con la promozione e l' approvazione medico laureato. Dopo un breve periodo come assistente presso la clinica di Monaco di Baviera Ernst von Romberg nel 1926 lavorò presso il Medical University Hospital di Jena Dopo un lavoro temporaneo presso l'Accademia Medica di Dusseldorf e Wuppertal - Barmen , ha assunto la direzione del 1946 della Cattedra di Medicina Interna presso la Clinica Universitaria di Friburgo , dove rimase fino al 1967. (fonte TRECCANI)
Igino Spadolini FISIOLOGIA UMANA, 6a ed, 2 volumi rilegati ,1958 UTET copia usata in buone condizioni con sottolineature
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95.00
Igino SPADOLINI - Fisiologo, nato a S. Miniato (Pisa) il 26 novembre 1887. Libero docente di fisiologia sperimentale nel 1917. Ha insegnato chimica biologica, come incaricato, nella università di Firenze dal 1921 al 1925 e fisiologia umana, a Cagliari come straordinario, nel 1926, e come ordinario a Siena, dal 1927 e poi (1936) a Pisa e (1942) a Firenze. È direttore dell'Archivio di Fisiologia.
Si ricorda per le ricerche di morfologia, di ematologia e di elettrocardiologia, ma soprattutto per gli studî personali e della sua scuola, sull'innervazione estrinseca dei visceri, con cui dimostrò le deficienze insite nel classico schema della regolazione antagonista simpatico-parasimpatico, ponendo in luce sistematicamente l'azione difasica svolta da quei principî attivi (acetilcolina e adrenalina), mediatori dell'impulso nervoso, a mezzo dei quali sembra esplicarsi alla periferia vegetativa la regolazione e la coordinazione nervosa di tutte le attività viscerali. Opere Principali: Le funzioni nervose nel sistema della vita vegetativa, Bologna 1925; Elementi di fisiologia normale e patologica, Torino 1934; Trattato di fisiologia umana, ivi 1946; La regolazione neuro-umorale dei visceri, Firenze 1946.
Sintesi tratta da-Dizionario Biografico degli Italiani Treccani
Si ricorda per le ricerche di morfologia, di ematologia e di elettrocardiologia, ma soprattutto per gli studî personali e della sua scuola, sull'innervazione estrinseca dei visceri, con cui dimostrò le deficienze insite nel classico schema della regolazione antagonista simpatico-parasimpatico, ponendo in luce sistematicamente l'azione difasica svolta da quei principî attivi (acetilcolina e adrenalina), mediatori dell'impulso nervoso, a mezzo dei quali sembra esplicarsi alla periferia vegetativa la regolazione e la coordinazione nervosa di tutte le attività viscerali. Opere Principali: Le funzioni nervose nel sistema della vita vegetativa, Bologna 1925; Elementi di fisiologia normale e patologica, Torino 1934; Trattato di fisiologia umana, ivi 1946; La regolazione neuro-umorale dei visceri, Firenze 1946.
Sintesi tratta da-Dizionario Biografico degli Italiani Treccani